In merito alla questione dell’abbruciamento dei residui vegetali derivanti da colture agricole, il deputato cittadino Carlo Sibilia dichiara: “A seguito di numerose osservazioni da parte degli operatori del settore della Campania ed in particolare della provincia di Avellino, ho chiesto, tramite nota ufficiale, agli assessori regionali Nugnes e Romano, rispettivamente all’Agricoltura e all’Ambiente, se sia stata valutata l’opportunità di rimettere in discussione il sistema normativo che disciplina il comparto, cercando di contemperare la tutela ambientale e le istanze dei produttori. Ho sollecitato, a tal fine, l’avvio di una riflessione sull’eventuale predisposizione/adozione di un regolamento ad hoc contenente l’istituzione di una limitata fascia oraria di tolleranza per la bruciatura di tali residui sempre nel rispetto delle regole ambientali e delle dovute distanze dai centri abitati. Una rivalutazione generale della materia ritengo sia necessaria anche in virtù dell’incertezza sulle modalità di smaltimento dei residui colturali, soprattutto per quanto riguarda la nocciolicoltura e la castanicoltura, e in considerazione della crisi economica che le piccole e medie aziende agricole, di solito a conduzione familiare, stanno attraversando”.

All’istanza del deputato Sibilia ha risposto l’assessore Romano, che ha richiesto ai dirigenti di settore una dettagliata relazione sulla normativa in materia. 

“Non si deve lasciar passare altro tempo – conclude il portavoce alla Camera del Movimento 5 Stelle – perché la questione ha la massima urgenza. Gli imprenditori del settore devono poter essere messi in condizione di lavorare con serenità, rispettando la legislazione in materia e, al tempo stesso, salvaguardando gli interessi delle proprie piccole e medie aziende, che rappresentano la vera spina dorsale dell’economia italiana”.