Il simbolo del potere in Irpinia per presentare un libro sul potere in Italia. C’era anche Ciriaco De Mita questa mattina a Palazzo Caracciolo per il dibattito intorno all’ultimo lavoro di Lucia Annunziata.

Un volume che traccia un primo bilancio della seconda repubblica. Periodo dominato dalla figura di Berlusconi, ma non solo. Nella mappa disegnata dalla giornalista Rai ed editorialista della Stampa, ci sono anche il papa, Giorgio Napolitano, Mario Draghi, Giovanni Bazoli, Carlo De Benedetti, Corrado Passera e una decina di altri fra banchieri, uomini d’affari, giudici.

Al tavolo dei relatori, il sindaco di Avellino Galasso, il Procuratore della Repubblica Angelo di Popolo e il presidente della Provincia Cosimo Sibilia. In platea, invece, il vicepresidente della Regione Campania, Giuseppe De Mita ed altri esponenti politici e rappresentanti delle istituzioni.

"Ho respirato l’aria di Nusco, perciò sono intelligente", ha detto tra il serio e il faceto l’Annunziata prima di presentare la sua opera. 

"Capire il potere – ha aggiunto- significa conoscere quali sono le logiche di selezione e promozione sociale di una nazione, qual è la sua identità". 

Nel suo lungo intervento, De Mita, si è soffermato sulla natura e i compiti della politica come strumento di risoluzione dei problemi della comunità.

Il potere oggi, però, non è più nelle mani della politica, non deriva più da essa. E’ concentrato invece nei settori dell’economia e della finanza.

"Il problema oggi è come si ricostruiscono le forze politiche perché il pensiero è assente".