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Politica

Caduta Mainiero, l'opposizione: colpa di una gestione fallimentare

La defenestrazione dell’ex sindaco Mainiero è il risultato di una gestione fallimentare della città e figlia di un blitz politico della maggioranza che si è sottratta al confronto. Una amministrazione fallita anche per colpa degli affari di qualcuno e per una filiera istituzionale mai funzionante. Di questo e di altro si è discusso nella conferenza stampa di centrosinistra di questa mattina.

Hanno ripercorso le ultime tappe più significative della vita amministrativa fino ad arrivare alle cause della defenestrazione del’ex sindaco Mainiero i rappresentanti del centrosinistra. Il capogruppo dell’opposizione Gaetano Bevere ha ricordato che diciassette anni fa il senatore zecchino mandò a casa il sindaco Grasso e poi Covotta, quindi oggi nessuno si dovrebbe scandalizzare della defenestrazione di Mainiero soprattutto perché una amministrazione inadatta a governare la città. La maggioranza per Bevere si è sottratta al confronto politico della mozione di sfiducia, rispondendo con un blitz improvviso nel momento in cui si sono presentati alle 19 in aula pur sapendo della indisponibilità annunciata di alcuni consiglieri fino alle 20. Forse - aggiunge Bevere -pensavano di rimanere in sella per altri sei mesi. Da qui la procedura trasparente di formalizzare le dimissioni alla segretaria comunale che ha sollevato difficoltà oggettive e meno e l’inevitabile scelta del notaio. Bevere a bocce ferme afferma che è troppo presto per immaginare future coalizioni. I partiti dovranno muoversi per assicurare la correttezza dell’amministrazione. Quindi il centrosinistra si proporrà con un programma chiaro come guida dopo vari anni di fallimentari di esperienza di centrodestra.  Le coalizioni saranno decise passo dopo passo perché bisogna meditare sulla perdita di tutti gli uffici e i servizi ad Ariano.  Necessario a suo avviso ora un momento di riflessione.  Giovanni La Vita dei socialisti pur riconoscendo la predisposizione al dialogo dell’ex sindaco rimarca il fatto che il centrodestra arianese si è lacerato sotto le pressioni degli affari dell’eolico, dell’ampliamento del cimitero e di altri affari più o meno lecitiDito puntato contro l’ex assessore Pratola accusato di calpestare tutti in giunta per strumentalizzare l'azione amministrativa. Il socialista rivendica la coerenza del centrosinistra e l’impegno sulle grandi questioni quali il tribunale. Antonio Ninfadoro del Pd guardando al futuro sostiene che davanti c’è un percorso complicato ma che può essere recuperato solo sulla base della moralità. Dal punto di vista politico le primarie per Ninfadoro sono la strada maestra del centrosinistraNon risparmia bacchettate all’ex maggioranza sulla gestione dei trasporti, caso Amu, ricordando quanto l’assessore regionale Vetrella in assenza deiconsiglieri di maggioriranza abbia raccontato fumo sul salvataggio dell’azienda. Questo in sfregio alla filiera istituzionale tanto decantata. Assente Maraia per motivi personali  arrivano bordate anche dal segretario dei socialisti Pasquale Moscatelli che ha lamentato la mancanza di direzione politica delle problematiche della città tra cui anche il blocco dei finanziamenti della legge 219. Il segretario del Pd Domenico Carchia rivolgendosi ai cittadini parla già di voto utile per tutelare il futuro della città 

 

 

 

 

 

 

 

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