Dal deputato Cinquestelle Generoso Maraia riceviamo e pubblichiamo:
''Oggi bisogna lavorare per evitare una scissione del M5S perché questa avrebbe ripercussioni drammatiche sulla continuità di Governo. Purtroppo a tre giorni dall’elezione al Quirinale di Sergio Mattarella, continuano le ricostruzioni tese a veicolare il malcontento alimentato da condotte non lineari su chi non ha potuto far altro che prendere atto che le dichiarazioni ai giornali erano solo dichiarazioni, prive di qualsiasi accordo con gli altri partiti. Se da una parte si è capito che qualcosa non ha funzionato nei rapporti col PD e in quelli con la Lega, dall’altra le allusioni così generiche su condotte o “comportamenti gravissimi”, non chiariscono né offrono materiale su cui fare un’attenta e serena analisi. Se proprio bisogna scaricare delle responsabilità occorre essere chiari: a quali comportamenti scorretti si fa riferimento? Rimanere sul vago con chiassose minacce di espulsione mina alle basi la casa comune del m5s con l’unico risultato di condannarla all’estinzione. Non è utile lo scarica barile, è utile un franco e pacifico confronto. Tutti noi dobbiamo alimentare una sana discussione su come è stata condotta la partita del Quirinale e non il fuoco dello scontro. Bisogna abbassare i toni, perché ci sia un confronto dialettico e naturale come avviene in ogni formazione politica. Solo garantendo la democrazia interna si potrà evitare di distruggere la casa comune del movimento ed evitare contraccolpi per il Governo la cui continuità, è stata invocata ogni giorno dai vertici del m5s. La sacrosanta richiesta di chiarimenti non può trasformarsi in una guerra per bande. Il chiarimento ci deve essere e in modo rapido, così da non pregiudicare il lavoro dei parlamentari nelle commissioni e in aula per attuare il PNRR. Esso deve portare a una sintesi garantendo degna rappresentanza a tutti negli organi direttivi così da esercitare una leadership condivisa, vale a dire capace di ascoltare e di fare sintesi tra le diverse anime. Al contrario far nascere le proposte nella stretta cerchia dei pochi fedelissimi signor si può rischiare di riproporci l’imbarazzante spettacolo delle ultime ore che hanno preceduto l’elezione di Mattarella. Uccidere la sana dialettica interna ,che è la linfa vitale di ogni partito ,non mi sembra la strada giusta sempre che si stia lavorando al rilancio del M5S nell’azione di Governo e tra i cittadini''.
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