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Politica

De Matteis (Pd): "Compattezza per difendere l'Irpinia"

de matteis

DA CHIARA DE MATTEIS COMPONENTE ASSEMBLEA PROVINCIALE PD AVELLNO RICEVIAMO E PUBBICHIAMO:

"Un grande partito è quello che in sé coltiva più anime e più sensibilità; un grande partito rappresenta in sè l’intero paese. E il PD è senza dubbio il più grande partito italiano, perché è nato con l’intento di unire e rappresentare le speranze di lavoratori e imprenditori, operai e professionisti, giovani e pensionati.
La diversità è senza dubbio la ricchezza di ogni contesto, quando però non si trasforma in contrapposizione.
E non nego che ho provato forte rammarico a vedere il mio partito diviso, nello stesso giorno, in due diversi posti, con diverse parole chiave e diversi slogan.
Da una parte c'erano i lavoratori e i sindacati, dall'altro i colletti bianchi e Confindustria. Da una parte le bandiere rosse e ciò che rimane dell’anima di sinistra e dall'altra la parte più moderata e borghese.
E’ vero che il PD non esisterebbe senza una delle due parti. Ma quando queste vengono in conflitto allora bisogna scegliere da che parte stare, bisogna ricordarsi che quando si ha qualche dubbio, per non sbagliare, basta stare dalla parte dei più deboli.
La classe dirigente di oggi dovrebbe imparare a raccogliere consensi e a meritarsi il voto della gente comune, quella di cui bisogna difendere la speranza, quella che sgomita per non affogare in un'Italia che non permette ai meritevoli di sognare un futuro migliore.
Un milione di persone erano a Roma, in rappresentanza di milioni di altri lavoratori, studenti, disoccupati, le fasce più in difficoltà, che sono stanche delle parole e chiedono al governo misure più vicine ai loro bisogni: attenzione, ascolto, fatti.
In un partito intimamente democratico non si deve aver paura di andare contro le decisioni del leader, e non nascondo che il mio capopartito io avrei voluto vederlo in quella piazza, fra quelle bandiere, con quella gente.
Penso che quella piazza sarebbe stato il miglior posto per tutti noi del Partito Democratico di Avellino, che dovremmo trovare la forza e la compattezza per difendere la nostra irpinia dallo “sbloccaitalia” che vuole trivellarla, che dovremmo stare dalla parte dei lavoratori della Irisbus e dei tanti giovani che vogliono continuare a vivere in questa terra e non intendono vederla morire.
Dovremmo forse ritrovare il senso vero della politica e capire che non è certo perdere tempo nelle beghe e annuire a ogni scelta che viene presa dall’alto. 
I nostri doveri verso i vertici del partito, io credo, vengono molto dopo quelli che abbiamo verso la nostra gente"
 

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