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Festa spariglia, Buonopane traballa: Provincia, 7 giorni di passione

S'infiamma, e si complica, la partita delle elezioni provinciali. Alla presentazione di liste e candidati manca ancora una settimana. Sette giorni in cui tutto può succedere. Nella contesa potrebbe irrompere il sindaco di Avellino Gianluca Festa, che andrebbe così a minare la coalizione di centrosinistra che il Pd, con molta fatica, sta provando a costruire intorno alla figura di Rino Buonopane, sindaco di Montella.

A Festa non resterebbe che coinvolgere i renziani di Italia Viva, scettici su Buonopane, e qualche forza civica, anche vicina al centrodestra. «Basta parlare, devo conservare la voce per la campagna elettorale», ha scherzato ieri il primo cittadino di Avellino a margine della riunione sull'Area Vasta. Un modo per dire però che a Palazzo Caracciolo ci sta pensando, sul serio. Bisognerà vedere se andrà fino in fondo. La sua candidatura sarebbe comunque un azzardo, visto che il Pd è compatto su Buonopane e che anche i più grandi sostenitori del sindaco di Avellino, a partire da D'Agostino, così come l'area De Caro, hanno dato il loro ok alla discesa in campo del sindaco di Montella.

In questa fase via Tagliamento lavora a costruire una coalizione solida che vada dalla sinistra ai Cinquestelle passando per Italia Viva. Operazione tutt'altro che agevole, visto che nell'inerpartitico tenuto ieri gli alleati si sono lamentati per dover discutere su una scelta compiuta altrove.

Sul fronte opposto il centrodestra, nell'impossibilità oggettiva di concorrere per la presidenza (visto il numero esiguo di amministratori di cui dispone), è impegnato nella costruzione di una lista unitaria denominata ''Irpinia Protagonista'' con dentro Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e la civica ''Popolo e Territorio''. Se sostenere questo o quel candidato presidente verrà deciso successivamente. D'altra parte le regole non prevedono apparentamenti formali tra liste e aspiranti presidenti. Di certo il centrodestra non voterà il candidato del centrosinistra, piuttosto si guarda a profili trasversali in grado di aggregare chi si oppone al cosiddetto fronte del Governatore De Luca.

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