Il dado è tratto. Il sindaco di Avellino chiude la crisi e nomina una giunta nuova di zecca. Dei 9 assessori scelti, 7 sono, infatti delle new entry. Della vecchia squadra restano ai loro posti Maria Elena Iaverone, che passa dal Bilancio al Patrimonio e assume anche l’incarico di Vice Sindaco, e poi l’assessore ai Lavori Pubblici Costantino Preziosi. Gli altri sette nominati dal sindaco sono: Filomena Lazazzera al Bilancio, Finanze e Tributi; Ugo Tommasone, Urbanistica e Mobilità; Roberto D’Orsi, politiche ambientali ed energetiche; Marco Cillo, Politiche sociali e Trasparenza, Ida Pugliese alla Cultura; Teresa Mele, Pari opportunità ed inclusione sociale; Arturo Iannaccone, Attività produttive e Fondi Europei.  ‘’La decisione – si legge in una nota di Palazzo di città- è scaturita dalla necessità di rafforzare ancora di più l’azione amministrativa in quanto le esigenze e le emergenze della città sono molteplici e talvolta difficili’’. La quadra è stata trovata dopo settimane di tensione. L’ultimo scontro ieri con l’ormai ex vicesindaco La Verde, su tutte le furie per l’annunciata sostituzione: ‘’’Chiedo scusa alla città per essermi fidato di Foti. Un sindaco inadeguato’’. Parole durissime che nelle prossime ore andranno certamente a sommarsi a quelle degli altri defenestrati. Oltre La Verde, fanno le valigie Annarita Marchitiello e gli assessori eletti Marietta Giordano e Guido D’Avanzo.  Sostituiti anche Giuseppe Ruberto e Nunzio Cignarella.

Si apre così la terza fase dell’era Foti. Il sindaco ha cercato, nella scelta degli assessori, di tenere insieme la sua maggioranza. Se i numeri per andare avanti ci sono, di certo politicamente il percorso si complica. Inevitabilmente ci saranno ripercussioni dentro il Pd per via degli eletti messi alla porta. Infine c’è da attendersi una posizione ancor più critica da parte dell’area che  fa capo a Gianluca Festa, rimasta fuori dal rimpasto.