“La presidente Bindi mi inserisce nell’elenco dei cosiddetti impresentabili per il semplice fatto di aver rimosso degli assessori che non godevano più della mia fiducia quando ricoprivo la carica di sindaco. Tale facoltà è riconosciuta dalla legge a chiunque ricopra la carica di primo cittadino.
Stranamente, e inverosimilmente, nel mio caso, tale rimozione è stata considerata reato dal Tribunale di Avellino senza, peraltro, che lo stesso tribunale abbia potuto specificare il tipo di reato commesso. Una vicenda che ha del grottesco e per la quale sono state avanzate richieste di chiarimenti al Ministro Guardasigilli.
Ho già dato mandato ai miei legali di presentare una denuncia per diffamazione contro la Bindi e un risarcimento danni che, a tempo debito, devolverò in beneficenza alle vittime della ingiustizia e delle calunnie.”
Lo afferma il Consigliere regionale Sergio Nappi.
Lo stesso Nappi in una nota successiva aggiunge:
“Posso dimostrare con assoluta trasparenza di non essere nelle condizioni per essere indicato in qualsiasi elenco redatto dalla Commissione presieduta dall’onorevole Bindi, della quale, tuttavia, rispetto l’operato.” Così Sergio Nappi, consigliere regionale candidato nella Lista Caldoro Presidente.
“La mia prima reazione alla notizia della presenza del mio nome nell’elenco dei cosiddetti impresentabili – aggiunge Nappi - è stata dettata dalla rabbia che deriva dalla consapevolezza di aver subìto un’ingiustizia. La vicenda che mi ha visto coinvolto, infatti, è singolare: la semplice rimozione di tre assessori, prerogativa che la legge assegna ai sindaci, è stata considerata perseguibile dal Tribunale di Avellino. Tuttavia, avendo fiducia nell’operato della magistratura, so che tutto si chiarirà quanto prima.”
“Sono certo, inoltre, che presto anche la Commissione presieduta dall’on. Bindi dovrà prendere atto che la mia inclusione nella lista dei cosiddetti impresentabili è ingiusta e ingiustificata”, chiude Nappi.
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