Buonopane senza pace. I legali dello sfidante D'Agostino hanno presentato un nuovo ricorso, l'ennesimo, contro la sua elezione a presidente della Provincia. Nel mirino questa volta c'è il voto di giugno, quello che ha confermato il sindaco di Montella alla guida dell'ente. Gli avvocati di D'Agostino sostengono che nel convocare le elezioni non siano stati rispettati i tempi e gli adempimenti previsti dalla norma che regola le procedure elettorali. Contestazione inconsistente per Buonopane visto che si è trattato solo di una ripetizione del voto nelle due fasce dove erano state riscontrate irregolarità. Ciò in linea con la pronuncia del Tar alla quale, secondo il Consiglio di Stato, andava data esecutività.

In conferenza stampa Buonopane ripercorre la lunga querelle legale, dal suo insediamento sino ad oggi. L'udienza sul nuovo ricorso è stata fissata per il 28 settembre, mentre il 24 si discuterà, al Consiglio di Stato, di quella parte del primo ricorso che, sulla base di tre schede contestate, chiede l'immediata proclamazione a presidente di D'Agostino.

Insomma, una vicenda ingarbugliata, unica in Italia. Una battaglia legale senza esclusione di colpi. Eppure nelle ultime settimane la sensazione era che il clima si fosse rasserenato, in particolare dopo l'ok unanime di Consiglio e assemblea dei sindaci ad una serie di documenti contabili e di programmazione. E invece c'era chi lavorava all'ennesima carta bollata. Buonopane sbotta, si dice indignato per questo continuo stillicidio che turba l'attività dell'ente. Ricorda che quelli che oggi contestano i tempi del voto sono gli stessi che gli avevano chiesto di convocare subito le elezioni: ''Ho vinto a dicembre come giugno, piaccia o non piaccia. Qui di politico non c'è più niente. Chiederò al consiglio provinciale di prendere posizione''.