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Politica

Pd, l'unità traballa. Enti, affondo di De Caro e Petitto. E Festa non si tocca

A poco più di due settimane da un congresso unitario, in casa Pd tornano le fibrillazioni. Causa scatenante, il voto all'Ato Rifiuti, dove il candidato dei Dem, Giuditta, è uscito battuto. Petitto e De Caro, in una conferenza stampa, respingono le accuse di tradimento: ''All'Ato – dicono- abbiamo perso tutti. E' mancato il confronto interno''. Confronto mancato all'Ato, come in altri enti dove c'è chi, il riferimento è alla corrente di Petracca, si è limitato ad una mera occupazione del potere. Nessuna rottura però, la fiducia nel neo segretario Pizza resta intatta, così come negli altri organismi dirigenti. Petitto e De Caro chiedono un tavolo politico interno, dove mettere a punto la linea programmatica da tenere d'ora in avanti, amche per le imminenti amministrative. Ribadiscono, inoltre, che la coalizione, sul modello Manfredi di Napoli, deve tenere dentro anche Italia Viva e Azione. C'è poi il capitolo Avellino, dove il Pd è all'opposizione, ma non il gruppo di Petitto, che appoggia il sindaco. Il consigliere regionale chiede di fatto la testa del capogruppo Iacovacci, definito ''sindacalista di destra''. De Caro va anche oltre, garantisce che il sostegno a Festa è fuori discussione e per il primo cittadino in carica ipotizza persino un secondo mandato.

La replica di Ettore Iacovacci, capogruppo Pd al Consiglio Comunale di Avellino

''Sono mortificato. Mi dispiace aver urtato la suscettibilità del consigliere regionale Livio Petitto, per essere orgogliosamente esponente del sindacato Ugl. Organizzazione che, ricordo a me stesso, rappresenta tutti i lavoratori. Senza tessere di partito. Quando il consigliere regionale vuole possiamo disquisire sulle collocazioni dei sindacati, dei responsabili e degli iscritti. Ma questa è un’altra storia. Oggi si parla del Pd e dell’innominato Iacovacci. A proposito: hanno paura a pronunciare il mio nome? Nel 2019, quando il consigliere Petitto faceva altro, io mi prodigavo per organizzare e presentare la lista del Partito Democratico alle elezioni amministrative al Comune di Avellino, sostenendo convintamente la candidatura a sindaco di Luca Cipriano. Petitto e i suoi amici sfidarono e poi brindarono per la sconfitta del Partito Democratico.  Questo è noto a tutti. Spero che nessuno se ne dimentichi. Ora, però, si scopre che l’innominato crea imbarazzo perché fa parte dell’Ugl. E a dirlo, si badi bene, è chi sostiene la parte opposta al Pd, cioè il sindaco di Avellino e chi disprezza il Pd tra i banchi della maggioranza. Per essere chiari: Petitto sostiene e si schiera con i suoi contro il Pd. Misteri della politica irpina. Una chiosa finale: Petitto e l’onorevole Del Basso De Caro lamentano scarsa collegialità nelle decisioni, ma un secondo dopo lo stesso Del Basso De Caro propone la ricandidatura di Festa a sindaco di Avellino. Con chi si è confrontato? Forse, con il Pd di Benevento”. Firmato Ettore Iacovacci''

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