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Politica

Primarie sì, primarie no: il dilemma che lacera il Pd. Dopo Migliore, spunta Ranieri

Si scatena la guerra interna al Partito Democratico. Il fronte pro-primarie si prepara ad una giornata di mobilitazione al Palapartenope, e da Avellino il gruppo “Campania Insieme Avellino” che supporta il candidato Andrea Cozzolino sta organizzando il trasporto per gli iscritti e i simpatizzanti democratici. Contemporaneamente, dopo Migliore, spunta l’ipotesi di candidare Umberto Ranieri, presidente Forum Progetto Mezzogiorno e Presidente delle Fondazione Mezzogiorno Europa. Consigliere comunale a Napoli negli anni ’80, poi senatore e deputato, ed anche sottosegretario al Ministero degli affari esteri e presidente della Commissione esteri della Camera.

pd

I democratici campani si stanno arrovellando e la guerra fra le due posizioni è iniziata ufficialmente a seguito del vertice di Napoli tenutosi il 9 gennaio quando è stato sancito il patto di bypassare le primarie e proporre un candidato unitario come il deputato renziano Gennaro Migliore. Oppure, stando alle indiscrezioni delle ultime ore, la candidatura di un politico “molto vicino” al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come Umberto Ranieri. Sta di fatto che le prese di posizioni abbondano. Iniziamo col dire che tutto ciò ha prodotto due documenti: uno da consegnare alla direzione nazionale per annullare il voto del 1° febbraio e un altro a sostegno della competizione interna che al momento raccoglie il sostegno di una sessantina di iscritti fra cui Antonio Bassolino. Per il no si espongono gli esponenti dell’Area Riformista: Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti; Guglielmo Epifani, deputato Pd; e Massimo Paolucci, vice capodelegazione eurodeputati Pd. I tre parlano dei rischi insiti nelle primarie, come la possibilità di condizionamenti e il venir meno del confronto sui programmi. Ma on-line il dibattito è frenetico e su Facebook è stato creato un evento con l’hastag “#lasciatecivotare”, in cui è scritto: “Dobbiamo difendere il PD, dobbiamo difendere le primarie, Venerdi’ 16 alle 18.00 al Palapartenope mobilitiamoci per affermare che il Partito Democratico non torna indietro: il leader ed il programma li scelgono i cittadini, la Campania non può essere un’anomalia”. Il gruppo “Campania Insieme Avellino” che supporta il candidato Andrea Cozzolino fa sapere che anche l’Irpinia si mobiliterà. Dal capoluogo si stanno organizzando almeno due pullman diretti per Napoli. Cozzolino intanto invita Gennaro Migliore a scendere in campo insieme a lui, Saggese e De Luca. E “se dovessi perdere – annuncia – non mi appellerò ad alcuna istanza superiore, accettando il verdetto e mettendomi a disposizione del vincitore”. Sempre dall’Irpinia, si fa sentire anche il presidente provinciale del Pd, Roberta Santaniello, la quale difende le primarie e auspica l’utilizzo dello strumento anche per la scelta dei candidati consiglieri regionali. In questo panorama incandescente si inserisce serafico il sindaco di Salerno. Vincenzo De Luca stronca ogni tesi e iniziativa. Secondo lui si “tratterebbe di una strategia” e consiglia “di non farsi distrarre”. Di certo, per De Luca “parlare di un candidato condiviso è un’idiozia” e se poi si arriverà al punto di annullare le primarie, “vuol dire che il Pd si è sciolto”. Da qui ci si può scatenare con le supposizioni.  

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