Ennesimo colpo di scena nella battaglia legale per la guida di Palazzo Caracciolo. Il Consiglio di Stato fa decadere, di nuovo, Rino Buonopane dal ruolo di presidente. Il timone della Provincia di Avellino torna nelle mani del suo vice, Costantino Giordano, sindaco di Monteforte. Ed è molto probabile che nei prossimi mesi si torni alle urne per quella fasce, B e D, dove l'esito della consultazione di dicembre scorso è stato contestato dallo sfidante Angelo d'Agostino per le modalità di espletazione di alcuni voti a domicilio extra territoriali, cioè fuori provincia. L'organo costituzionale si era riunito ieri a Palazzo Spana, nella capitale, per discutere la conferma o meno della sospensiva del Tar fino al giudizio di merito, o se dare esecutività alla sentenza del Tribunale Amministrativo di Salerno dello scorso 28 aprile, quella che aveva parzialmente accettato il ricorso dello sconfitto Angelo Antonio D'Agostino, spodestando Buonopane.

Il Consiglio si è pronunciato rigettando la sospensiva. Ora si attende l'udienza di merito che dovrà decidere, come probabile, se ripetere il voto nelle fasce contestate, o addirittura in tutte. In teoria Il Consiglio di Stato potrebbe anche accogliere il ricorso di Buonopane, confermandone la vittoria, o quello incidentale di D'Agostino, nel quale i legali dell'imprenditore chiedono che il loro assistito sia proclamato direttamente presidente senza che si ripetano le operazioni di voto. Insomma, una battaglia legale tutt'altro che conclusa.