Poco più di un mese e i giochi saranno fatti, Avellino avrà il suo nuovo presidente della Provincia come stabilito dalla riforma dell’ente. Si vota il 9 ottobre. Entro il 18 settembre, invece, dovranno essere presentate liste e candidati. Possono votare i sindaci e i consiglieri comunali. Ed è tra questi che dovrà essere scelto il successore del commissario Coppola. I partiti sono a lavoro. Il dossier Provincia è in cima all’agenda delle cose da fare dopo la pausa estiva.

Vedremo se anche a Palazzo Caracciolo si proverà la strada delle larghe intese. Il Partito democratico, che detiene la maggioranza dei comuni irpini, è pronto a far valere il proprio peso. Il nome più accreditato sembra essere quello di Rosanna Repole, primo cittadino di Sant’Angelo dei Lombardi. Ma di ufficiale non c’è ancora niente e senza una intesa tra le varie componenti il Pd rischia di ritrovarsi più di un candidato. C’è poi l’incognita di Paolo Foti, dopo la rinuncia alla presidenza dell’Ato, il sindaco del capoluogo potrebbe dare la propria disponibilità. Si vocifera anche di una discesa in campo di Mario Bianchino, primo cittadino di Montoro, e di Carmine de Angelis di Chiusano  San Domenico. Se in casa Udc De Mita ha annunciato di non essere interessato, dentro Forza Italia si fanno i nomi di Flavio Petroccione, sindaco di Fontanarosa, fedelissimo di Sibilia, e della fascia tricolore del Tricolle Domenico Gambacorta. Con i numeri sul tavolo, però, il candidato azzurro rischia di essere di bandiera. Dunque saranno giorni di trattative e incontri più o meno riservati. Trattative che si terranno con uno occhio rivolto alle regionali dell’anno prossimo, chi vorrà correre per Palazzo Santa Lucia si limiterà a giocare dietro le quinte.