Gli appelli sono caduti nel vuoto. I tentativi di ricostruire la coalizione, vani.  Sinistra Ecologia e Libertà si presenterà da sola alle regionali e con proprio candidato alla presidenza. La scelta è caduto su Salvatore Vozza, già parlamentare e sindaco di Castellammare di Stabia.

Ad appoggiarlo, oltre al partito di Nichi Vendola, la galassia della sinistra extraparlamentare, da  Rifondazione Comunista al Partito Comunista d'Italia. Dunque, nessuna intesa con Vincenzo De Luca. Da subito contraria alle primarie, Sel si era resa poi indisponibile ad appoggiare l’ex sindaco di Salerno, sia per le divergenze politiche, che per la condanna in primo grado per abuso d’ufficio. E così il centrosinistra si divide. A questo punto la corsa del Pd si fa in salita. Certo, quella di Vozza appare come una mera candidatura di bandiera, ma si tratta comunque di voti sottratti al campo alternativo a Caldoro.

 L'obiettivo è quello di rappresentare «un punto di riferimento per i tanti cittadini delusi e disorientati che non hanno condiviso le scelte del Partito Democratico in Campania, per coloro  non vogliono rassegnarsi all'alternativa impossibile fra Caldoro e De Luca''.

La decisione di Sel ha suscitato numero reazioni. Critiche arrivano dall’Italia dei Valori, ‘’è un errore dividere il centrosinistra’’, e da Cozzolino. Lo sfidante di De Luca alle primarie chiama i vertici del partito ad un impegno per recuperare il rapporto con Sel, ''la sfida è troppo importante sia per la Campania che per il mezzogiorno''. Dunque, ennesimo appello all’unità, ennesimo appello caduto nel vuoto. I giochi ormai sono fatti.