C’è stata anche una rappresentanza del comune di Ariano all’appuntamento tenuto nella sede del consiglio regionale a Napoli, dove si sono incontrati i sindaci della Campania insieme agli esponenti della Conferenza Regione - Enti Locali per discutere del riordino territoriale e della difficile opera di salvataggio di tutte le province. Un nodo dalla risoluzione complicata soprattutto perché secondo l’assessore regionale agli enti locali Pasquale Sommese finora non è arrivato alcun provvedimento concreto da parte degli enti locali che dovrebbe essere approvato entro il 3 ottobre. Per tenere ancora in vita la Provincia di Benevento e nello stesso tempo evitare che Avellino possa, in un ipotetico accorpamento perdere il capoluogo c’è bisogno di annettere al Sannio qualche comune da altre Province.  Il presidente Cirielli si è opposto alla compravendita dichiarando che il trasferimento dei comuni può e deve avvenire solo tramite referendum di tutti i comuni della Regione. Cimitile pensa al mantenimento delle 4 province annettendo 13 comuni dall'Irpinia tra cui Ariano, Cervinara, Grottaminarda e quelli della Valle Caudina e sperando che alcuni comuni del Salernitano si aggreghino all'Irpinia. Ariano presente alla riunione napoletana con il vicesindaco Crescenzo Pratola ha proposto il modello Aba, ossia Avellino, Benevento e Ariano perché il Tricolle nel tempo ha subìto la questione dell’annessione del tribunale con Benevento e l’accorpamento dell’asl con Avellino, e i sacrifici fatti sul fronte rifiuti. Pratola durante la riunione ha affermato che Ariano in virtù di questi problemi, avendo tentato nel passato anche la carta del riconoscimento della provincia, può avere alcuni servizi. Una proposta per Sommese che verrà vagliata come tutte le altre che arrivano sul suo tavolo. Il presidente Sibilia e il sindaco di Avellino Galasso coscienti dell'operazione si sono opposti al l'ipotesi status quo e si sono ravveduti delle intenzioni beneventane. L'Upi per voce del consigliere De Angelis conferma: o si fa ricorso aspettando esito senza piano di riordino; o si predisponga un riordino serio, coerente con la norma e in linea con le disposizioni ministeriali, prevedendo una Provincia duale con capoluogo Avellino e Benevento sul modello Pesaro - Urbino.