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Terremoto in Provincia: Napolitano ''congeda'' Consiglio e Giunta: Coppola commissario/Le carte. Sibilia: ''Sconcertante''

Silente e vuota, così rimarrà l’aula consiliare di Palazzo Caracciolo, almeno fino al 31 dicembre del 2013.
Nonostante i presagi, la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno: Con decreto della presidenza della Repubblica, Giorgio Napolitano ha sciolto Consiglio e giunta della Provincia di Avellino, nominando commissario straordinario per la gestione provvisoria l’attuale vicepresidente Raffaele Coppola. Il decreto risale al 12 febbraio ed è stato notificato agli uffici di Palazzo Caracciolo dalla prefettura del capoluogo.
Dunque, vanno a casa sia i consiglieri che gli assessori.
Il motivo è noto: le dimissioni del presidente Sibilia, certificate in aula il 15 gennaio, per candidarsi alle elezioni politiche.
Nella relazione del ministero dell’interno inviata a Napolitano è spiegato come si sia configurata l’ipotesi di scioglimento dell’assemblea. La scelta di nominare Coppola e non un funzionario della prefettura, sta nelle richieste di continuità nella gestione amministrativa emersa in sede parlamentare e accolte dal governo.
Coppola guiderà l’ente fino alla fine del 2013 in attesa che il nuovo governo metta mano alla riforma delle province rimasta in sospeso dall’esecutivo Monti.
Se Sibilia si fosse dimesso ad ottobre, come è successo per i presidenti di Napoli e Salerno, oggi il consiglio non sarebbe sciolto. Ma il senatore ha ripetuto più volte di aver preferito rischiare perché non poteva lasciare l’incarico in un momento delicato: ‘’Lo scorso ottobre – spiega in una nota durissima - ho ritenuto giusto non abbandonare l’Amministrazione per difendere l’ente stesso e il ruolo di Avellino capoluogo da una riforma delle Province inutile, penalizzante, demagogica. Un’azione che ha pagato evitando un altro scippo ai danni del nostro territorio’’.
La reazione del senatore al commissariamento è a dir poco piccata: “La scelta del ministero di adottare il provvedimento a pochi giorni dal voto – tuona Sibilia - è sconcertante,  così si entra a gamba tesa nella campagna elettorale. Un atteggiamento incredibile ed inquietante da parte del governo dei tecnici, che assume una posizione politica’’.
Al di là della lettura estensiva e, per certi versi, forzata della normativa, rimane lo sbalordimento – continua Sibilia - - per i tempi scelti per commissariare Palazzo Caracciolo. Una decisione ad orologeria che fa poco onore ad un governo già fallimentare e che ha adottato quasi sempre iniziative negative per il territorio’’.
Non s’esclude, a questo punto, l’ipotesi di un ricorso da parte dei consiglieri ai giudici amministrativi per contrastare un provvedimento che dalla Provincia è ritenuto assurdo.


LA NOTA integrale DI SIBILIA:
“La decisione del Ministero è paradossale: conferma la legittimità del percorso della decadenza, ma contemporaneamente decreta di commissariare l’Ente, anche se lo affida nelle mani del vice-presidente Raffaele Coppola. E’ sconcertante, inoltre, la scelta di adottare il provvedimento a pochi giorni dal voto, entrando a gamba tesa nella campagna elettorale. Un atteggiamento incredibile ed inquietante da parte del governo dei tecnici, che assume una posizione politica che va a colpire il Pdl con il sottoscritto e il Pd, con Fabio Melilli, ex presidente della Provincia di Rieti, pure decaduto per la candidatura al Parlamento.
Lo scorso ottobre ho ritenuto giusto non abbandonare l’Amministrazione di Palazzo Caracciolo in mare aperto, a differenza di quanto hanno fatto altri colleghi amministratori della Campania e non solo, per difendere l’ente stesso e il ruolo di Avellino capoluogo da una riforma delle Province inutile, penalizzante, demagogica da parte dell’esecutivo tecnico.
Un’azione che ha pagato evitando un altro scippo ai danni del nostro territorio.
Al di là della lettura estensiva e, per certi versi, forzata della normativa, rimane lo sbalordimento – come detto - per i tempi scelti per commissariare Palazzo Caracciolo. Una decisione ad orologeria che fa poco onore ad un governo già fallimentare e che ha adottato quasi sempre iniziative negative per il territorio, a cui io mi sono sempre opposto.
Non s’esclude, a questo punto, l’ipotesi di un ricorso da parte dei consiglieri ai giudici amministrativi per contrastare questo assurdo provvedimento che è un colpo di coda da parte del governo per dimostrare di esserci”. 

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