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Politica

Tra sorprese, conferme ed ex: ecco i nuovi sindaci d'Irpinia

Tra conferme, sorprese ed ex che tornano in campo, l'Irpinia ha quattordici nuovi sindaci. Si cambia nei tre centri più grandi: ad Atripalda torna a Palazzo di Città, dopo 5 anni, Paolo Spagnuolo con una vittoria schiacciante, di circa 800 voti, contro l'altro Spagnuolo, Geppino, sindaco uscente. A Solofra, dopo uno scrutinio al cardiopalma, la spunta Moretti, protagonista di un testa a testa con D'Urso fino all'ultima scheda. Solo terza la vicesindaca in carica, Marilù Guacci, alla guida di una lista con dentro anche il primo cittadino uscente Vignola. A Grottaminarda oltre 600 voti in più per Marcantonio Spera, che batte Barrasso, e conquista la fascia Tricolore al termine di una campagna elettorale tesa e agguerrita che passerà alla storia. Poi ci sono i risultati scontati, a partire da Lanza a Flumeri e Nunziante a Capriglia, entrambi senza rivali, a parte il quorum, facilmente superato. Pronostici della vigilia confermati a Baiano per Enrico Montanaro e a Fontanarosa per Giuseppe Pescatore, che fa il pieno di voti. Tutto come previsto anche a  Chianche, dove Carlo Grillo resta in sella in un comune dove c'erano 6 liste, alcune palesemente fasulle, per 669 elettori. Tra le sorprese c'è certamente l'ampia vittoria di Gerardo Santoli a Santo Stefano del Sole che archivia le speranze di un secondo mandato per Urciuoli. Più che una sorpresa invece, è un ritorno quello di Gaetano Musto che dopo anni si riprende la poltrona di sindaco di Pietradefusi. Un ritorno è anche quello di Domenico Forgione a Gesualdo, per lui una vittoria al fotofinish sullo sfidante Flammia: una trentina i voti di differenza. A Montemiletto Minichiello, sfiduciato mesi fa, si riprende la fascia tricolore. A Montemarano, infine, altri cinque anni per Beniamino Palmieri, che vince per un centinaio di schede. Dal punto di vista politico, difficile tirare le somme. Contano, in questi casi, i grandi centri. Di certo, la federazione provinciale del Pd perde a Solofra e Atripalda, dove invece festeggia il consigliere regionale Livio Petitto, che in dissenso rispetto a Via Tagliamento ha appoggiato gli sfidanti Moretti e Paolo Spagnuolo. A Grotta, invece, le due fazioni del Pd, con il Movimento 5 Stelle, si sono ritrovate unite su Spera. In giro per l'Irpinia inoltre si contano diversi sindaci vicini al consigliere di Italia Viva Alaia come altri fedelissimi di Petracca o Petitto. Ma le analisi lasciano il tempo che trovano. Prevale l'indistinto, il civismo senza riferimenti politici, quello che tiene dentro tutto e il suo contrario.

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