L'ex ministro degli Interni Nicola Mancino ha chiesto di partecipare all'udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia. Mancino, infatti, attraverso un'istanza depositata alla corte d'assise di Palermo, ha chiesto di partecipare in qualità di imputato all’udienza fissata al Quirinale per il 28 ottobre, durante la quale dovrà deporre come testimone il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Una richiesta che sarà valutata giovedì dal presidente del collegio, il quale aveva inizialmente escluso la partecipazione degli imputati all’udienza. Il problema legato alla procedura riguardo il fatto che anche i capimafia Totò Riina e Leoluca Bagarella hanno chiesto di essere ascoltati nell’udienza del 28. Fatto che potrebbe clamorosamente far interagire due boss mafiosi con il Capo dello Stato. La corte si è riservata di decidere per non infrangere la validità della deposizione e di tutto il processo. Se l’ex Ministro degli Interni Mancino comunque sarà ammesso all’udienza, Totò Riina e Leoluca Bagarella potranno farlo solo attraverso videoconferenza. Dopo la ripresa estiva, e precisamente, quindici giorni fa ha deposto al processo sulla trattativa Stato-mafia nell’aula Bunker dell’Ucciardone l'ex premier Dc Ciriaco De Mita che ha dichiarato: ”Non ho mai saputo nulla della trattativa tra Stato e mafia. L’ho ripetuto più volte ai magistrati”. “Poco prima che lo ammazzassero, Giovanni Falcone mi cercò per dirmi la sua opinione”. Fin qui De Mita. Giovedì allora il responso del presidente del collegio.