Bassolino e Caldoro, due leader, due presidenti di Regione - rispettivamente di centrosinistra e centrodestra - che poer anni si sono scontrati, ieri sera si sono ritrovati a Montoro per la presentazione del libro di Carmine Pino ''La Guerra per il Mezzogiorno''. La Guerra che fu, tra Stato unitario, briganti e Borboni, e quella di oggi, che si consuma sull'autonomia differenziata voluta dalla Lega.Critico Bassolino, il regionalismo rischia di aggravare gli squilibri già evidenti: basterebbe contare i giovani che lasciano il Sud per andare al Nord o all'estero.
Fa riflettere anche il successo della Lega al Sud. Tocca al centrosinistra contrastarlo- dice Bassolino- rilanciando la coalizione e allargandone il perimetro a sinistra.
Altrettanto critico, dal fronte opposto, Stefano Caldoro: il Sud è assente dalle politiche nazionali, ed anche sul tema dell'autonomia si è mosso in ritardo.
Durissimo il giudizio sul piano da 10 mila posti per la Campania, orgoglio del presidente De Luca. Per Caldoro è l'ennesimo imbroglio.
Infine, le regionali. Per Caldoro se il centrodestra si presenta unito vince e non c'è partita. ''Io -dice- farò la mia parte''.
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