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De Luca: ''In Campania elementari e medie chiuse fino a fine gennaio''

L'annuncio nel corso della consueta diretta Facebook. "A breve si riunirà l'Unità di crisi che valuterà in modo responsabile"

La Regione Campania resta in zona bianca ma la situazione è fortemente a rischio. R con t è del 1,6 per cento.

Lo dice senza mezze misure il presidente Vincenzo De Luca che attacca anche il governo. 

“L'Italia ha perso tre mesi di tempo senza far niente. Ci siamo auto esaltati e auto consolati.

Siamo ora sopra i 200mila contagiati e non siamo ancora arrivati al picco".

De Luca lancia bordate in primis alla Lega e a Fratelli d'Italia 'rei' "di aver strizzato l'occhio ai no vax, ai no green pass e a quanti non volevano indossare la mascherina".

Anche a questo, secondo il governatore, è dovuto il ritardo nell'adottare provvedimenti più tempestivi per arginare il contagio.

Che dire delle ultime misure adottate dal governo: obbligo vaccinale per gli ultra 50enni. Le misure diventeranno operative a metà febbraio.

"Significa – sottolinea De Luca - avere due milioni di contagiati in più.

Insomma una situazione che diventerà impossibile da controllare".

"E' come se lo stato d'animo fosse: tanto ce lo dobbiamo prendere tutti quanti".

Ma De Luca non ci sta.

Sul nodo scuola, inoltre, fa presente i dati dei contagi e delle vaccinazioni.

"3mila positivi in Campania nell'ambito del personale scolastico, 19mila contagiati nella fascia d'età tra 0 e 19 anni".

La linea è: "Credo che il 10 gennaio non apriremo le scuole elementari e medie".

"In queste ore stanno lavorando le nostre strutture sanitarie. Ci sarà a breve un'unità di crisi che credo prenderà atto di questa situazione in maniera responsabile".

"Non me la sento di fare una scelta di opportunismo e irresponsabilità".

"Quindi credo che andremo alla proroga dell'apertura dell'anno scolastico in Campania a fine gennaio per scuole medie ed elementari.

Per il resto vedremo di seguire con attenzione la situazione del contagio, cercando di fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per garantire ai docenti, ai presidi, alle famiglie il massimo possibile di assistenza sanitaria e di prevenzione per evitare situazioni pesanti e gravi".

"Per me la priorità sono i bambini e le loro famiglie e dunque la scuola che deve essere messa in sicurezza per garantire la didattica in presenza. 

Dobbiamo fare uno sforzo in più per immunizzare i bambini".

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