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Sannio

Autonomia differenziata e centrale turbogas, la Provincia vota: No

L'assise consiliare ha detto no all'autonomia differenziata e alla centrale turbogas.

IL DETTAGLIO DEI LAVORI

Su relazione del dirigente amministrativo e finanziario Nicola Boccalone, il Consiglio ha approvato il Bilancio consolidato per le Società partecipate dalla Provincia al 100% e cioè Samte, Asea, Sannio Europea e, al 40%, il Consorzio Asi.

Il dato complessivo, ha spiegato il Dirigente Boccalone,  attesta un riscontro positivo di un milione e 78mila Euro, ma con la Samte si denuncia una perdita di oltre 56mila Euro.  Se il parere dei Revisori dei Conti è stato positivo sotto il profilo tecnico-contabile, Lombardi ha auspicato che le Società partecipate dovranno d’ora innanzi garantire rinnovati servizi perché, in caso contrario, occorre ripensarle in toto.

Il provvedimento è passato con 6 voti a favore e due astenuti  (Consiglieri Ruggiero e Bonavita).Il Consiglio, quindi, ha approvato il rinnovo della Segreteria Generale convenzionata tra la Provincia  ed il  Comune di Cautano, ma per un solo anno, accogliendo dunque la esplicita proposta in tal senso del Presidente che si è detto personalmente contrario a tale istituto.

Più articolato il dibattito sulla vicenda della Società “Luminosa s.r.l.” che intenderebbe realizzare nell’agglomerato industriale ASI di Ponte Valentino una mega centrale termoelettrica a ciclo combinato ad un gasdotto.La Provincia di Benevento è da 15 anni contraria a tale insediamento, come ha ricordato il Presidente Lombardi, perché lo stesso sarebbe gravemente lesivo dell’ambiente a causa del pesante rilascio in atmosfera dei gas combusti.

Ne sarebbero danneggiate le stesse produzioni di qualità per il territorio circostante ove insistono principalmente le coltivazioni dei vitigni DOCG e DOC (falanghina ed aglianico), nonché Aziende di eccellenza nell’agroalimentare apprezzate e conosciute a livello internazionale.Lombardi ha ricordato come si sia assistito ad una riproposizione negli ultimi mesi da parte della Luminosa del suo vecchio progetto già a suo tempo bocciato. Peraltro, gli stessi Organi ministeriali preposti non avrebbero richiesto i pareri di competenza alla Provincia.

“Nelle ultime ore, la Luminosa avrebbe fatto sapere, secondo informazioni di stampa, di non essere più interessata al progetto; ma, a tale riguardo, il Consigliere Ruggiero ha fatto osservare che la retromarcia o presunta tale potrebbe nascondere una manovra di depistaggio, visto che la stessa Società non ritira contestualmente un doppio contenzioso attivato presso il Tar Lazio circa la destinazione del suolo e la concessione dello stesso nell’area dell’ASI.

Dopo gli interventi del Consigliere Capuano, dell’avv. Marsicano dell’Ufficio Legale dell’Ente, del Consigliere Ruggiero e dello stesso Presidente della Provincia Lombardi, che ha ricordato anche gli eccellenti pareri scientifici e la rappresentanza dell’Ente nelle sedi ministeriali esercitate dal prof. Francesco Pepe dell’Università degli Studi del Sannio, il Consiglio ha approvato all'unanimità un provvedimento di opposizione al progettato insediamento”. 

Altro argomento affrontato dal Consiglio provinciale è stato quello relativo al traumatico e forte impatto sul territorio delle aree interne meridionali derivante dalla progettata “Autonomia differenziata” secondo la Riforma del Titolo V della Costituzione che è volta ad assicurare alle Regioni del nord la quasi totalità delle risorse finanziarie rastrellate dalla tassazione sui territori senza adeguata perequazione di investimenti nel Mezzogiorno in violazione del principio di solidarietà stabilito in Costituzione.

“Il progettato provvedimento che, secondo le dichiarazioni di autorevoli esponenti del nuovo Governo, dovrebbe vedere la luce entro il prossimo anno, si tramuterebbe in una autentica mazzata soprattutto per le aree fragili della dorsale appenninica. Su questo punto si sono detto tutti d’accordo. Sono intervenuti nel dibattito con accenti egualmente e fortemente critici: il Presidente Lombardi, i Consiglieri Ruggiero, Bonavita e Ciervo”.

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