Storia, tradizione, emozione, visibilità, orgoglio e soprattutto cultura: il premio Strega festeggia i suoi 70 anni scegliendo come location – quest’anno il teatro massimo.
Sala gremita di autorità istituzionali, civili e militari. E’ lì che rimbomba l’ironia spumeggiante di Dario Vergassola che subito fa incetta di applausi quando si congratula per la promozione in B del Benevento calcio.
Con lui, sul palco, ancora una volta Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci.Una serata in grande stile dove le trame dei romanzi diventano protagoniste della kermesse più attesa nel capoluogo sannita.
Ecco i racconti che conducono il lettore per mano facendolo immergere nelle ricercate righe di inchiostro:
1. L’uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati;
2. La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati;
3. Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo;
4. Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta;
5. Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono;
6. La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti;
7. Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci;
8. L’addio (Giunti) di Antonio Moresco;
9. Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin;
10. La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo;
11. Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti;
12. La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli.
Venerdì 8 luglio il responso: sul palco dell’auditorium Parco della Musica di Roma il vincitore.
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