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Concorso nazionale Eip, la Casa Circondariale di Benevento sul podio con “Una vita tra le tue dita”

Prestigioso riconoscimento per la Casa Circondariale di Benevento guidata dal direttore Gianfranco Marcello.

Il progetto ‘Una vita tra le tue dita’ conquista il podio di uno dei piu’ importanti e ambiti concorsi nazionali in tema di diritti umani bandito dall’EIP, Ecole Instrument de Paix Italia e patrocinato dal Ministero dell’Istruzione  che vede la collaborazione dell’Ufficio in Italia del Parlamento Europeo, l’Università Lumsa e le Direzioni scolastiche regionali.

 Alla Casa Circondariale di Benevento, nella sala gremita della Biblioteca nazionale di Roma, è stato assegnato – in occasione del 50esimo anniversario della nascita della Ong -  il 1° premio nazionale “EIP – Ministero della Giustizia” sezione progetti sperimentali innovativi realizzati dalle Direzioni carcerarie. 

A consegnare l’importante riconoscimento  Angela Daniela Greco, direttore dell’Ufficio III Attività ispettiva e di controllo del Ministero della Giustizia.
Sono stati invitati a presenziare: Stefano Campagnolo direttore della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele, Claudia Pratelli assessore alla scuola Comune di Roma, Antonino La Spina presidente Nazionale UNPLI Unione Italiana Pro Loco, Gemma Tuccillo capo Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della Giustizia, Angela Daniela Greco direttore dell’Ufficio III Attività ispettiva e di controllo del Ministero della Giustizia.
Hanno partecipato al concorso con diversi progetti nelle varie sezioni non solo gli istituti penitenziari ma anche 240 scuole a livello nazionale e i vincitori sono stati selezionati da una giuria paritetica EIP Italia –Ministero dell’ Istruzione.
IL PROGETTO … ‘UNA VITA TRA LE TUE DITA”
Solidarietà, impegno sociale, integrazione e voglia di essere utili all'altro: 700 cappellini, 50 copertine e 200 paia di scarpette hanno consentito di far sentire forte l'abbraccio ai bambini più bisognosi: i piccoli nati prematuri in Africa;  mille cappellini e copertine di lana sono stati, inoltre, donati ai bimbi dell'ospedale Pediatrico e Oncologico di Leopoli in Ucraina.

Tutto questo è "Una vita...tra le tue dita", il nobile progetto promosso dalla Fondazione Rachelina Ambrosini in sinergia con l'istituto penitenziario di Benevento, diretto dal dott. Gianfranco Marcello e realizzato anche grazie alla collaborazione dell'Università degli Studi di Salerno e dei Medici con l'Africa Cuamm.

Giovani laureati in Medicina, in Ostetricia, al Dams, in Giurisprudenza, che, attraverso la Fondazione, hanno organizzato una staffetta di solidarietà sanitaria che è operativa, già da alcuni anni nell’Africa più povera.

"Una vita tra le tue dita" è stato realizzato presso l'Istituto penitenziario grazie alla presenza di due volontarie che con cadenza settimanale hanno incontrato le detenute, instaurando sin da subito un rapporto di fiducia e comprensione.

La Fondazione si è impegnata a fornire il materiale occorrente per la realizzazione dei manufatti in lana (gomitoli, ferri, uncinetti), nonché di curare l'arrivo a destinazione dei  prodotti.

Il progetto è stato accolto con grande entusiasmo dalle detenute per la peculiarità pratica che porta alla realizzazione in breve tempo di un prodotto finito e soprattutto per la nobile finalità del progetto.

L'idea che un bambino prematuro possa essere salvato dal calore di questi manufatti ha spronato le detenute a "sferruzzare" non solo durante l'incontro con le volontarie ma anche nelle proprie stanze, tanto da richiedere in poco tempo altri gomitoli di lana.
DIRITTI UMANI AL CENTRO. “Il programma delle attività del Cinquantenario di EIP Italia – ha spiegato la presidente Eip Italia Anna Paola Tantucci - è stato dedicato per la dimensione europea a David Sassoli e per quella dei diritti umani alla scrittrice Edith Bruck figure simboliche della mission educativa dell’Associazione. 

Il momento storico che stiamo vivendo, attraversato da due anni di pandemia e dal 24 febbraio dall’aggressione della Russia all’Ucraina, ci hanno portato a riflettere sul messaggio di Papa Giovanni XXIII nella Enciclica Pacem in terris che ha rappresentato la grande sfida del nuovo millennio sul valore della pace “fra tutte le genti riposta nella verità, nella giustizia, nell’amore e nella libertà”.

IL MESSAGGIO DEL DIRETTORE DELLA CASA CIRCONDARIALE

“Più di ogni altra cosa vorrei sottolineare lo slancio generoso con cui le detenute han-no  subito accolto il progetto immedesimandosi nelle difficoltà e nelle sofferenze di altre mamme e di tanti bambini. 

Una esperienza che ha reso migliore tutti quelli che ne sono venuti a contatto”, così il direttore Gianfranco Marcello.

 

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