Riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, convocata dal prefetto Carlo Torlontano, per discutere del caporalato in provincia, con il coinvolgimento delle Forze dell’Ordine, dell’INPS, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, delle OO.SS. e di quelle datoriali.
Nonostante statisticamente il fenomeno, almeno negli ultimi anni, non desti particolare preoccupazione nel Sannio, l’esigenza di un approfondimento si è resa necessaria per fornire un utile e aggiornato contributo in occasione dei prossimi lavori del Tavolo Regionale di Contrasto al Caporalato della Regione Campania.
Il confronto ha confermato – spiega il prefetto Torlontano - il trend positivo in provincia, dove, tenuto conto della gestione pressoché familiare delle aziende agricole, il fenomeno caporalato era collegato prevalentemente al ciclo di lavorazione del tabacco.
La riduzione dei tabacchifici ha contribuito al netto ridimensionamento delle occasioni di sfruttamento da parte dei caporali. Resta alta l’attenzione delle Forze dell’Ordine, dell’ITL e dell’INPS su potenziali manifestazioni del fenomeno, non solo nel settore agricolo, ma anche in quello edilizio.
Con l’occasione è stata analizzata anche la questione dell’istituzione della rete del lavoro agricolo di qualità.
La definizione del procedimento, che ha registrato unanime condivisione dei partecipanti, potrebbe produrre ulteriori benefici sia nel contrasto al caporalato sia nel contrasto al lavoro nero.
Al riguardo, INPS, parti datoriali e organizzazioni sindacali hanno manifestato la propria disponibilità ad avviare un proficuo confronto per la creazione di un sistema virtuoso di gestione del lavoro in agricoltura.
La Prefettura, con il contributo delle Forze dell’Ordine, continuerà a monitorare la situazione.
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