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Ingegneria biomedica, la nuova frontiera. Sinergia tra Università e azienda ospedaliera/VIDEO

Ora il corso di laurea magistrale in Ingegneria biomedica è una realtà per l'Università degli Studi del Sannio.

Un progetto innovativo nato in sinergia con l'Università degli Studi del Molise e l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

Docenti, competenze, strutture didattiche, laboratori e centri di ricerca condivisi e a disposizione degli studenti in tutte e tre le sedi universitarie del Lazio, del Molise e del Sannio. (GUARDA IL SERVIZIO)

“Le nuove tecnologie stanno cambiando  - spiega il rettore dell'Università del Sannio Gerardo Canfora - in maniera profonda il settore della medicina, aprendo scenari inaspettati per il futuro della salute e del benessere dei cittadini".

Un corso che guarda dunque alle sfide del presente e del futuro e che già ha visto il sì convinto del manager dell'azienda ospedaliera San Pio, Mario Nicola Vittorio Ferrante, pronto a collaborare con l'Unisannio su questo importante progetto.

“Il nostro progetto federativo – sottolinea il rettore Università del Molise, Luca Brunese - intende candidarsi come apripista di un modello per il sistema universitario italiano costruendo un quadro d'insieme e di cooperazione di tre Atenei come un'unica realtà innovativa e di eccellenza sempre più integrata nel campo dell'ingegneria biomedica”.

“Questo corso di laurea magistrale rappresenta – continua il rettore dell'Università di Cassino, Giovanni Betta - senza dubbio una sperimentazione che guarda al futuro nell’interesse dei giovani, consentendo agli studenti di cogliere nella loro esperienza formativa il meglio dei tre atenei come competenze di didattica, di ricerca e di strutture”.

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