Il Covid spaventa soprattutto a causa della variante Omicron. E da più parti si sprecano gli appelli a non abbassare la guardia, a vaccinarsi con la terza dose e ad immunizzare i propri figli.

E sulla questione interviene a muso duro anche il sindaco di Benevento Clemente Mastella che rispedisce al mittente le accuse che gli sono piombate addosso dopo la firma dell'ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado a seguito dell'avanzata dei contagi anche tra i più piccoli.

“A chi continua – sottolinea Mastella - a scrivere e dire cose senza senso, invito a leggere quanto si apprende oggi sui giornali e dicono i media: 10mila classi su 100mila chiuse, il sottosegretario Sileri (5 Stelle) avverte che è probabile che ci saranno due settimane di chiusura delle scuole dopo le vacanze.

Io ritengo che tocchi ai medici curare, agli amministratori prevenire disagi e drammi. Ho fatto così anticipando la chiusura di due giorni.

Il contagio Omicron avanza spietato e c’è chi, per ragioni politiche, mette in discussione ciò che altri sindaci, del loro stesso orientamento politico, hanno preso: eguale alla mia ordinanza. Che vergogna".

L'ex guardasigilli non fa marcia indietro neanche di un millimetro: "Lo ripeto, la situazione è seria.

Non mi pento di quello che ho fatto. Lascio agli altri giocare con la carta bollata contro di me, io vado contro il virus. Queste persone non sanno che anche i nostri ospedali iniziano a collassare?

Causando problemi anche a chi è affetto da altre malattie gravi e finisce ingiustamente ai margini e privo di terapie.

Ps. oggi in Italia contagi record".

AGGIORNAMENTO

E mentre si torna a parlare di chiudere la scuola per fermare i contagi. A bloccare  l'ipotesi ci ha pensato oltre al ministro dell'Istruzione Bianchi, proprio il premier Draghi, che nel corso della conferenza stampa di fine anno, ha sottolineato che "il calendario delle vacanze di Natale non verrà allungato".

"Sono consapevole delle difficoltà che i giovani hanno subito a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia". 

(t.lombardo)