Primi 'non ci sto' in Consiglio regionale.
Il disappunto riguarda la composizione della giunta regionale rispetto alla quale Mastella leader di Noi di Centro fa sapere come la pensa senza giri di parole.
"Immaginare che chi si è gettato nella mischia di una massacrante campagna elettorale, mettendoci la faccia e raccogliendo i consensi, sia a prescindere fuori dalla Giunta a favore di chi era comodamente in poltrona, è un'ingiustizia politica. La mia lealtà politica verso il presidente Fico resta intatta per ora e per dopo, ma lo stop per la Giunta a consiglieri e candidati mi vede in profondo e radicale disaccordo", è quanto afferma il leader di Noi di Centro e sindaco di Benevento Clemente Mastella, all'indomani di una franca conversazione avuta con il presidente eletto della Regione.
"Così non va e il primo passo in Campania del campo largo è un passo falso.
Pensavamo fosse archiviata definitivamente la logica bonapartista e tolemaica per cui si decide, sulla testa di tutti, con la propria testa.
La linea dello stop ai consiglieri viola il principio della rappresentanza, offende gli elettori e nega principi democratici universali: in Francia culla della divisione dei poteri deputato e Ministro non possono coincidere, ma l'eletto all'Assemblea può andare al Governo ed è sostituito con la supplenza, per un principio di tutela della sovranità popolare.
In Puglia addirittura lo Statuto regionale impone addirittura che 8 dei 10 assessori siano scelti tra i consiglieri eletti.
Gli stessi Governi di Giuseppe Conte erano infarciti di parlamentari che svolsero tranquillamente funzioni ministeriali.
La formula che ha in mente Fico è una bizzaria istituzionale, peraltro escogitata ex post: le regole vanno stabilite prima del fischio d'inizio della partita, non dopo.
E comunque se le porte in Giunta sono aperte, come sembra, ai segretari nazionali e agli ex Ministri, il capo di Noi di Centro sono io, dunque metto sul tavolo anche il mio nome e la mia storia.
Del resto abbiamo provato sulla nostra pelle che gli esterni in Giunta regionale non funzionano, poiché si svincolano dai partiti e diventano 'prigionieri politici' del presidente.
Dico al presidente Fico di rispettare il ruolo dei partiti e delle formazioni che hanno contribuito in maniera decisiva ad eleggerlo e usare un metodo semplice che è sempre il più efficace e collegiale: rispettare le indicazioni di chi ha composto la squadra vincente".








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