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Posti letto e Ima al San Pio. Morgante: avanti all’insegna dell’efficienza. A giugno la nuova sala angiografica

Lavoro no stop per la direzione generale dell’azienda ospedaliera San Pio per aumentare gli standard di qualità ed efficienza e dare risposte sempre più adeguate ai pazienti.

(GUARDA IL SERVIZIO CON L'INTERVISTA AL MANAGER MORGANTE) 

La conferma giunge proprio da una puntuale conferenza stampa dei vertici aziendali nel corso della quale la manager Maria Morgante risponde punto su punto alle questioni sollevate da più parti e che erano state oggetto di polemiche.

All’ordine del giorno dell’incontro con gli organi di informazione: posti letto, angiografi e non solo. Ebbene “i posti letto saranno aumentati: dai già nuovi 40 se ne aggiungeranno ad aprile altri 74, e sempre ad aprile sarà riaperto il reparto otorino e maxillo facciale". 

Sulla questione relativa all’uscita dalla rete Ima, il direttore generale Morgante – con dati alla mano – spiega come sia stata una decisione non fatta a cuor leggero ma necessaria.

Dal giorno del suo insediamento si sono verificati due guasti, a novembre e gennaio e in entrambi i casi sono state fatte le dovute comunicazioni alla Regione e agli enti competenti e si è provveduto a recuperare i pezzi di ricambio angiografi vecchissimi di 20 anni rispetto ai quali il manager Ferrante aveva attivato tutte le procedure per l’acquisto di 2 nuovi angiografi di ultima generazione ma poi il tutto è rimasto fermo perché bisognava  spostare l’Utic in un altro reparto sullo stesso piano  di Cardiologia ma quel reparto è chiuso da diversi anni per un procedimento penale e civile.

Da qui è stato nominato un esperto amministrativista per creare le condizioni affinché vengano ripresi i lavori.

Già a partire da lunedì l’Utic si trasferirà momentaneamente nel reparto di neuro rianimazione, palazzina Santa Teresa.

Lunedì partiranno i lavori al DEA per realizzare la sala angiografica.

Parallelamente si lavorerà per riavere la disponibilità della ripartura del reparto a cui l’azienda non ha ancora l’accesso e nei primi quindici  giugno sarà realizzata la nuova sala angiografica.

Insomma la sintesi del messaggio suona così: bene le sollecitazioni ma noi rispondiamo con i fatti. 

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