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Sannio

Principe: "Ho sconfitto il cancro, ora vi conduco per mano"

"Io più forte di te": la storia che emoziona e insegna

Due mesi di vita: la diagnosi e la paura di non poter più abbracciare i propri figli.

Tanti interrogativi, tante battaglie ma ora Vittoria è qui pronta ad aiutare gli altri a sconfiggere il cancro.

“Io più forte di te”: la storia che emoziona e insegna. (GUARDA LO SPECIALE)

“Ho lottato tutta la mia vita per sconfiggere il cancro dal seno delle donne, ora lascio a voi, coraggiose libellule, il compito fondamentale di cancellarne il ricordo dalla loro mente”.

Umberto Veronesi, un nome e una storia accanto alle donne. Il grande oncologo dal grande cuore e dall’immenso e vero amore per l’altro abbraccia anche nello scritto le donne libellule con cui ha combattuto ogni istante della sua vita per estirpare il cancro. Libellule ferite ma poi risorte nel corpo e nello spirito con la voglia di rialzarsi in volo e riafferrare la vita.

Anche Vittoria Principe è una libellula coraggiosa, determinata e sicura con la sua paura ma soprattutto con la consapevolezza che ricominciare si può.

Due mesi di vita: una frase pronunciata che le sconvolge la vita, due interventi invasivi.

Vittoria in fin di vita, ma ce l’ha fatta.

Calici in alto in nome della vita.

“Volevo vivere. Ne avevo una gran voglia sin da bambina. Con lo sguardo perso nell’infinito del cielo. L’amore per la vita che ero sicura non mi avrebbe mai tradita e correvo felice in quel campo con la mia vita meravigliosa".

Poi all’improvviso il silenzio assordante: lacrime che solcano il viso. "In ognuna rivedo – scrive Vittoria nel suo libro ‘Io più forte di te’ – un frammento della mia vita. Quella passata, la presente, mentre cerco di aggrapparmi a quella futura”.

Il viaggio a Milano con valigie cariche, colme di tanto, soprattutto di lacrime amare ma anche di un sorriso per raccogliere forza e certezza per far rinascere una nuova Vittoria.

Quella nuova Vittoria tornata alla vita. 

“Era di nuovo bionda, con il suo caschetto, giovane sorridente, piena di speranza e fiducia. C’era ancora. Era lei. Era bella come la ricordavo pronta a una nuova vita”.

Righe di inchiostro che segnano, che vogliono tendere la mano alle tante donne che si ammalano di tumore mammario (46mila nuovi casi all’anno in Italia);

ai tanti bimbi, giovani e adulti, alle loro famiglie che in questo momento soffrono e che hanno paura, il racconto della Vita di una donna straordinaria che insieme alle altre libellule ora prende per mano le altre donne per dare coraggio, per far sorridere il sole che riscalda, per diradare le nubi, per avvolgersi nell’abbraccio della vita, per saturare il cuore di coraggio; ... affinché tutti Voi possiate dire: “Io più forte di te” .

A quanti soffrono… affinché per voi tutte e tutti possa rinascere e risplendere un nuovo Sole lucente, una nuova Vita luminosa, immensa, calda, soffice, avvolgente e speciale;

Affinché Voi possiate continuare a correre in quel prato fiorito dai mille colori che è la Vita meravigliosa...

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