«Quindici giorni per scrivere la storia» è questo lo slogan che lancia il presidente del consiglio Matteo Renzi dal Teatro Massimo di Benevento per convincere gli indecisi a votare «Si» al referendum costituzionale.

Renzi nel lungo intervento tenuto davanti allo stato maggiore del Pd, al mondo imprenditoriale, alle parti sociali ha toccato i temi dello sviluppo del Sud, della vecchia casta politica, di Pil e politica internazionale. Ma è proprio il Sud a suo avviso quella parte del Paese che ha la necessità di cambiare perché il sì al referendum è un voto che permette di scardinare un sistema politico, costoso, farraginoso, e anacronistico. Un sogno dice il presidente del Consiglio per far vedere all'estero che l'Italia sa fare le riforme che i passati governi non hanno mai voluto fare. 

Il Premier dalla terra del Sannio non perde l'occasione di attaccare Ciriaco De Mita il quale nel passato si è posto l'obbiettivo di modificare l'impianto costituzionale senza risultato  

Renzi poi spiega i risultati raggiunti dal suo governo snocciolando tramite slide numeri che indicano una crescita economica generale che potrebbe migliorare solo con la spinta del Sud, la vera scommessa della Italia. Ma nel suo intervento appassionato non perde occasione per attaccare il M5S, la lega nord, Forza Italia, partiti coalizzati sul No per difendere solo le poltrone e un sistema politico vecchio. Quindici giorni fondamentali per scrivere la storia fondamentali per inseguire il sogno del cambiamento.