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Sannio

Ricci lascia la presidenza: "Ecco il dossier"

Ricci presidente prov

A fine ottobre il vertice Claudio Ricci consegnerà lo scranno della Provincia di Benevento e intanto presenta il bilancio delle cose fatte.
(14 ottobre 2014 – 31 ottobre 2018)


1. Riforma dell’OrdinamentoLa legge 7 aprile 2014, n. 56, di riforma dell’ordinamento di Città Metropolitane e Province, assegnò loro le seguenti “funzioni fondamentali”: a) costruzione e gestione strade provinciali;  b) gestione dell’edilizia scolastica per le scuole secondarie superiori;  c) tutela e valorizzazione dell’ambiente. Le altre funzioni fino ad allora esercitate dalle Province e cioè: agricoltura, forestazione, cultura, turismo, sport, Centri per l’Impiego, etc.; furono definite “non fondamentali” e quindi non più di loro competenza.Inoltre, quella legge ha soppresso la Giunta, istituito l’Assemblea dei Sindaci e la votazione di 2° livello, riservata ai soli Amministratori Comunali, per il rinnovo degli Organi: la prima applicazione si ebbe con le elezioni del 12 ottobre 2014.


2. Prelievo forzoso di risorse finanziarie Ai sensi delle leggi n. 56/2014 e n. 190/14 (“spending review”) per ripianare il deficit pubblico in 4 anni un prelievo forzoso ha sottratto a tutte le Province dal 2,3 miliardi di Euro. Queste le conseguenze per quella di Benevento:a) riversati allo Stato € 47.539.997,55;b) -taglio dei dipendenti che oggi sono 128 (meno della metà rispetto al 2014);c) i tributi IPT, Rc/auto, e tutela ambiente sono stati tutti incamerati dallo Stato;d) infine, per circa 2 anni, la Provincia ha pagato il funzionamento di Musei, Centri per l’Impiego, etc., ormai di competenza della Regione, che, tuttavia, non ne ha rimborsato i costi. Solo dal maggio 2016 e per gli anni a venire, ai sensi della Legge regionale n. 14/2015 e a seguito di contrattazione istituzionale, alla Provincia sono stati assegnati i fondi per la gestione dei Musei. Ancora non definiti quelli per il fitto dei locali del Centro per l’Impiego. 


3. Conti in ordine In tali condizioni, la Provincia di Benevento, senza Dirigenti e con personale ridotto, ha gestito: a)-52 edifici della Scuola Secondaria Superiore; b)-1.300 Km. di Strade; c)-i beni: Rocca dei Rettori, Palazzi di piazza Gramazio e largo Carducci, Centro Servizi Volontariato, Ex Caserma Guidoni, Piste Ciclabili, etc.

.Molte Province sono entrate in quella condizione che la Corte dei Conti ha definito “dissesto indotto” a ragione di un prelievo statale dichiarato dalla stessa, davanti al Parlamento, come “irragionevole”.La Provincia di Benevento, con un rigoroso controllo della spesa, procedendo a ridurre nel numero, razionalizzare ed efficientare la rete delle Società partecipate, meglio e più utilmente coinvolte nella gestione dei servizi pubblici erogati dalla Provincia, è riuscita a tenere in ordine i conti in ordine, senza andare in default ed, inoltre, anche se solo nel 2018, ha potuto ripristinare un Bilancio a valenza pluriennale e non più solo annuale.4. Principali servizi erogati La Provincia di Benevento ha garantito i seguenti principali servizi:
4.1 Ricostruzione post alluvione dell’ottobre 2015Rispetto al disastro causato dalle bombe d’acqua abbattutesi su oltre l’80% dei Comuni sanniti, ha fatto realizzato l’intero programma finanziato dal Governo centrale e dalla Protezione Civile Nazionale e Regionale per la viabilità, per il reticolo idrico e per le Scuole. La Provincia ha infatti, speso, nei tempi previsti, con trasparenza e correttezza, senza contestazioni di alcun tipo, tutte le risorse finanziarie assegnatele per la ricostruzione, anche contando sull’apporto scientifico dell’Università degli Studi del Sannio, sono stati ricostruiti i ponti sui torrenti Jenga, Malepara, Reventa, Tammarecchia. Per la ricostruzione del ponte sull’Ufita di Apice, è stato aperto il cantiere per oltre 2 milioni di Euro.Oltre un milione di Euro è stato speso per il reticolo fluviale reperendo risorse sul Bilancio della Provincia, con la procedura della somma urgenza.Sono stati investite risorse finanziarie della Forestazione per oltre un milione di Euro per lo sfalcio della vegetazione sul Sabato e sul Calore.  Un milione di Euro circa è stato speso per interventi di ripristino delle Scuole invase dal fango, utilizzando anche fondi messi a disposizione da una generoso donazione della comunità sannita in Sud Australia.

Sono state approvate le richieste di risarcimento pari ad oltre 11milioni di Euro per le Aziende agricole danneggiate.E’ stato presentato alla Regione il progetto di messa in sicurezza del Calore fino a Solopaca per l’assegnazione di risorse finanziarie pari ad oltre 7 milioni di Euro. 
4.2 Messa in esercizio della Diga di Campolattaro sul fiume Tammaro: La Provincia di Benevento, con la cooperazione dell’Azienda Speciale Asea e grazie ad una intensa interlocuzione istituzionale con Regione Campania, Registro Italiano Dighe e Ministero delle Infrastrutture, ha ottenuto il 27.12.2016, a 10 anni dall'inizio del “ciclo di invasi sperimentali”, dalla Direzione Generale delle Dighe presso il Ministero delle Infrastrutture l’autorizzazione al massimo riempimento del lago artificiale fino a quota 377,25 metri sul livello del mare per 85 milioni di mc di acqua in quanto era stata attestata la tenuta strutturale dello sbarramento (o certificazione di sicurezza sismica).

 Quindi la Provincia ha provveduto a consegnare nello scorso mese di settembre la strada “Senzamici”, unica di accesso alla omonima contrada di Morcone: quest’opera pubblica, correndo la strada a 384 metri sul livello del mare, consentirà dunque di poter portare il livello dell’acqua raccolto dalla Diga fino alla quota di massimo invaso (cosa che fino ad oggi era preclusa).Infine, entro il 31 dicembre 2019 la Provincia di Benevento manderà in appalto le opere di derivazione delle acque della diga di Campolattaro sul fiume Tammaro su finanziamento del Ministero delle Infrastrutture per oltre 22 milioni di Euro.Si tratta di una vera e propria svolta epocale per questa mega opera pubblica, impostata addirittura nel 1962, finanziata e realizzata dalla Cassa per il Mezzogiorno tra il 1978 e il 1995 (con una spesa al conio del tempo di 250 miliardi di lire), presa in carico dalla Provincia solo nel 1997 e per la quale non era mai stato impostato alcun programma per l’utilizzo delle acque del fiume raccolte dall’invaso. Dal 1997 la Provincia ha posto in sicurezza uno dei versanti a monte del fiume, realizzato le opere per il funzionamento ed il monitoraggio dell’impianto ed avviato dal 2005 il programma dei cosiddetti “invasi sperimentali” (riempimento fino ad una quota prefissata e svuotamento; riempimento fino ad una quota leggermente superiore e nuovo svuotamento, e così via): ma è con gli ultimi 3 anni che sono state conseguiti i punti fermi che consentiranno all’impianto di andare finalmente in esercizio. Fino ad oggi la Diga di Campolattaro è servita di fatto solo a regolare il flusso delle acque a valle: accade ogni estate con il rilascio costante delle acque del Tammaro impedisce al fiume Calore, di cui è affluente; è accaduto il 15 ottobre 2015 allorché la diga impedì che la piena del Tammaro, pari a 10 milioni di metri cubi in una sola notte, si riversasse nel Calore creando una catastrofe a valle.   E’ infine all’esame della Regione la proposta della Provincia di utilizzo a fini energetici della Diga.

 
4.3 Conferenze di Servizio Alta Capacità, raddoppio “Telesina” e “Fortorina”:Nell’ambito delle proprie competenze, la Provincia di Benevento ha partecipato alle Conferenze di Servizio per le più importanti pubbliche che interessano il territorio del Sannio: quelle convocate per le tratte dai confini provinciali di Caserta a San Lorenzo Maggiore – Vitulano sulla percorrenza Napoli – Bari dell’Alta Capacità ferroviaria; quelle per il raddoppio della strada statale Telesina dal bivio della Benevento - Campobasso fino ai confini provinciali; quella per il tronco da San Marco dei Cavoti ai confini provinciali della “Fortorina”.
4.4 Accordi istituzionali con la Regione Campania per 2 lavori:1) F.V. Vitulanese “Fondi Cipe” delibera 54/2015 – Completamento con un tronco da Foglianise fino a Monte Mauro di Castelpoto:  Importo 45,6milioni di Euro.2) F.V. Isclero “Fondi Cipe” delibera 54/2015 – Completamento del tratto in territorio sannita con tratti interessanti Sant’Agata de’ Goti, Bucciano ed Airola -: Importo 9,3milioni di Euro.
4.5 Intese istituzionali con la Regione Campania per le funzioni definite “non fondamentali”:Nel maggio e giugno 2016, dopo una intensa interlocuzione, sono state sottoscritte le Intese istituzionali con la Regione per la riallocazione delle attività e dei servizi riconducibili alle funzioni non fondamentali degli Enti di Area Vasta. Tale Intese hanno consentito: 1) di ricollocare il personale dipendente dei Centri per l’Impiego, dei Musei e della Biblioteca; 2) di procedere comunque alla continuità dei servizi senza interruzione e senza chiudere le attività. Altra strategica Intesa istituzionale, dopo una lunga interlocuzione con la Regione, che ha coinvolto anche l’Unione Nazionale Comunità Montane e l’Unione delle Province, ha riguardato la definizione di un testo che poi sarà fatto proprio con il Regolamento Regionale 28 settembre 2017, n. 3, che ha delegato gli Enti locali (Province e Comunità Montane) alla gestione dei programmi di manutenzione del territorio. Si tratta, in sostanza, quasi di un nuovo contratto di lavoro degli Operai forestali che hanno aggiunto compiti più pregnanti per la manutenzione del territorio rispetto a quelli tradizionali (manutenzione del verde, Anti-incendio) come ad esempio lo sfalcio lungo le arterie stradali provinciali. 


4.6 Parco Progetti con la Regione Campania per la viabilitàA seguito della delibera n. 104 del febbraio 2018 della Regione, la Provincia di Benevento ha presentato nei tempi previsti un Parco progetti di 42 unità per un importo complessivo di oltre 82milioni di Euro nonché 21 Protocolli d’Intesa con i Comuni e le Comunità Montane al fine di realizzare altri interventi su strade sovra comunali. Nessun comprensorio è stato trascurato. Si attendono le decisioni della Regione per l’accesso ai finanziamenti richiesti.Nel mese di giugno la Provincia di Benevento ha aderito al programma della Regione Campania per il Piano triennale dei servizi di manutenzione delle strade regionali e provinciali attraverso la cooperazione con l’Agenzia Campana per la Mobilità, le infrastrutture e le Reti (ACaMIR), prevista ed istituita con l’art. 21 della L.R. n. 3 del 28 marzo 2002. 


4.7 Ricognizione straordinaria su ponti e viadotti A seguito della tragedia del Ponte Morandi del 14 agosto, su richiesta del Ministero dei Trasporti, la Provincia ha provveduto entro il 31 agosto al monitoraggio straordinario su 306 ponti, 223 viadotti e 7 gallerie che insistono sui 1.300 chilometri di strade provinciali, chiedendo un intervento finanziario pari a 150milioni di Euro circa per mettere in sicurezza le criticità riscontrate. 
4.8 Risorse finanziarie straordinarie per l’edilizia scolasticaLa Provincia di Benevento ha intercettato tra il 2017 e il 2018 risorse straordinarie per l’edilizia scolastica messe a disposizione con Bandi pubblici dal Ministero dell’istruzione e dalla Regione Campania per oltre 40 milioni di Euro. Altre risorse straordinarie saranno messe a disposizione dalla stessa Regione entro il 2019 avendo già approvato un pacchetto di opere per altri interventi che la stessa Regione non ha potuto finanziare in questo 2018. Oltre dieci Istituti della Scuola Superiore di Benevento e Provincia saranno interessati da imponenti opere di adeguamento strutturale e messa in sicurezza. E’ appena il caso di notare che la Provincia di Benevento ha ottenuto una percentuale altissima di risorse finanziaria rispetto alle altre Province, tanto da essersi collocata in testa alla classifica nazionale.4.9 Gestione del ciclo rifiutiLa Provincia di Benevento ha innanzitutto lavorato, anche attraverso la Società Samte, istituita per legge dello Stato nel 2009, affinché in questi anni il servizio di gestione del ciclo rifiuti fosse tenuto in equilibrio ed efficienza. E questo è effettivamente accaduto se solo si consideri il fatto che il Sannio è la Provincia campana che consegue le maggiori percentuali di raccolta differenziata.La Provincia di Benevento, inoltre, ha onorato la fiducia concessa dalla Regione Campania: con l’unico finanziamento ottenuto, per circa 5 milioni di Euro, ha bonificato, nei tempi previsti e senza alcuna contestazione, la discarica consortile di Serra Pastore in San Bartolomeo in Galdo.Imponenti risorse finanziarie, sottratte al magro Bilancio dell’Ente, sono state spese per combattere, nei limiti del possibile, il vergognoso e criminale fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti lungo le strade provinciali, in particolare lungo la F.V. Isclero e la Tangenziale ovest di Benevento: si tratta di un utilizzo di fondi pubblici, finalizzato esclusivamente al decoro, ma che non si traduce in un reale vantaggio perché dopo la pulizia, il fenomeno si ripresenta tale e quale. La Provincia di Benevento si è battuta ed ha ottenuto che la Legge regionale n. 26/2014, in materia di rifiuti, sancisse all’art.41 che il costo della gestione delle 8 discariche “post mortem” presenti sul territorio provinciale fosse ripartito non più, come oggi avviene sui soli circa 280mila abitanti del Sannio, ma su tutti i circa 5 milioni di cittadini campani. E’, tuttavia, in corso ancora la battaglia politica affinché tale previsione normativa si traduca in concreta realtà.La Provincia di Benevento ha applicato con una procedura assolutamente legittima, trasparente, rigorosa ed ossequiosa delle norme, come consacrato dal Consiglio di Stato nel 2017 la tariffa per il conferimento rifiuti allo Stir di Casalduni. Purtroppo molti Comuni non hanno provveduto a pagare il dovuto per anni ed hanno con questo causato un buco nelle casse della Società di gestione Samte per svariati milioni di Euro, costringendola a chiedere il Concordato preventivo e a mettere in Cassa Integrazione i 54 dipendenti.L’incendio di una parte dell’impianto Stir del 23 agosto ha provocato un blocco delle attività dalle conseguenze al momento imprevedibili. Intanto sono stati bloccati i lavori su finanziamenti ottenuti dalla Provincia per ampliare le attività dello Stir di Casalduni e per garantirne la sicurezza (videosorveglianza, etc.). Nelle ore immediatamente successive all’incendio la Provincia di Benevento ha garantito a tutti i Comuni l’accesso ad altri impianti Stir in Campania (pur con un aggravio dei costi per gli stessi Comuni, come del resto era già ben noto da tempo a tutti, anche a coloro i quali contestavano l’importo delle tariffe praticate dalla Provincia per lo Stir di Casalduni).


4.10 Manutenzione ordinaria per Scuole, strade e reticolo fluvialeSebbene la Provincia di Benevento, come tutte le altre, per due Esercizi finanziari abbia dovuto confrontarsi con cifre assolutamente inadeguate e pari pressocché a 0,0 Euro per la manutenzione ordinaria di Scuole, strade e reticolo fluviale, e potendo contare su alcuni finanziamenti successivamente concessi dallo Stato, sia pure ancora una volta in misura inadeguata, è riuscita, comunque, a garantire i servizi essenziali in termini accettabili. Prova ne sia che, nonostante tutto, è stato garantito lo spargimento di sale sofisticato sulle strade per alleviare la morsa del ghiaccio; ben prima della tragedia del ponte Morandi a Genova, erano state appostate risorse finanziarie, sia pure insufficienti per tutti i bisogni, per il monitoraggio costante dei ponti e viadotti; nessun grave problema si è verificato nelle Scuole (ed anzi dopo il gravissimo attentato al portone d'ingresso del Liceo Classico “Giannone” di Benevento la notte di Natale 2016, che causò danni per decine di migliaia di Euro si riuscì a garantire il completo ripristino in poche ore); è stata garantita, in assenza di stanziamenti finanziari specificamente dedicati, una sia pur parziale pulizia degli alvei in più punti del territorio. 

5. Politiche Istituzionali

La Provincia di Benevento ha promosso, con tutte le altre e con l'Unione delle Province, ma in più di una circostanza, prima delle altre e della stessa Upi, una lunga ed accanita battaglia per la riforma della legge n. 56/2016, che, come è stato da subito evidente, presenta criticità e profili di dubbia costituzionalità. La Provincia ha chiesto sempre e con la massima forza - e prima ancora della vittoria del “No” nel 2016 al referendum di riforma costituzionale proposto dal Governo -, il ritorno al popolo sovrano del diritto-dovere di scegliere chi mandare al governo di questi Enti; la restituzione nelle casse provinciali delle imposte pagate dai cittadini per i tributi che la legge ha assegnato alle Province; la restituzione della capacità di investire sul territorio amministrato: e gravi sono state le conseguenze per il Sannio per la mancata spesa della Provincia di quasi 50 milioni di Euro.    
6. Politiche per la ForestazioneCon l'Intesa interistituzionale per la Forestazione che ha portato al nuovo Regolamento Regionale e alla delega agli Enti locali (Province e Comunità Montane) per la predisposizione e gestione dei Piani Forestali, non sono stati superati, come era negli auspici, i problemi più rilevanti  che hanno determinato conflittualità e criticità varie nella gestione dei servizi di manutenzione del territorio. Sebbene il nuovo Regolamento disciplini gli ambiziosi traguardi in materia di gestione sostenibile per una vera manutenzione del territorio, tuttavia molti problemi concreti rimangono  irrisolti e, tra questi, quello più rilevante è la mancata puntualità e regolarità del pagamento delle spettanze agli operai forestali. La Regione Campania, a tutt'oggi, onora  con un ritardo anche di sei -sette mesi i propri adempimenti per l'accredito agli Enti delegati delle somme necessarie per gli stipendi. La Provincia di Benevento si è fatta regolarmente carico di anticipare dal proprio Bilancio tali risorse finanziarie pur nella consapevolezza della straordinaria lentezza nei relativi rimborsi da parte della Regione. Tale procedura, evidentemente non priva di rischi sotto il profilo amministrativo e contabile per gli stessi amministratori e funzionari della Provincia, viene avviata e perseguita con la finalità di salvaguardare i livelli occupazionali e per non suscitare ulteriori tensioni sociali in un territorio già carico di problemi avendo il Sannio perso, nella pesantissima congiuntura economica degli anni dal 2008 ad oggi, decine di migliaia di posti di lavoro.


7. Politiche per il lavoro Con le iniziative politiche e programmatiche il Centro per l’Impiego di Benevento (con i suoi rami sul territorio) è stato punto di riferimento per primarie Aziende nazionali ed internazionali e dei Centri per l’Impiego tedeschi per la ricerca di professionalità specializzate: il caso più eclatante, assurto alle cronache nazionali ed internazionali, è quello della ricerca di Infermieri da parte di Ospedali tedeschi.Il Centro per l’Impiego di Benevento, nella sua sede moderna e con le attrezzature informatiche di primo livello, è stato un fiore all’occhiello della Provincia di Benevento, sebbene, naturalmente, questa sola struttura non poteva incidere in maniera significativa sulla crisi socio-economica in atto.Con il 1° giugno u.s., il Centro per l’Impiego è diventato Organo periferico delle politiche del lavoro della Regione Campania: esso tuttavia resta allocato nella sede realizzata a suo tempo dalla Provincia, per ora senza corrispettivi al Soggetto proprietario. Tale misura conferma l’attenzione da sempre prestata per le politiche del lavoro ed è finalizzata a garantire la continuità dei servizi.      8. Politiche culturaliLa salvaguardia e valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale di proprietà della Provincia di Benevento è stato uno dei punti di forza dell'azione di governo negli anni 2014-2018. In alcune realtà italiane, purtroppo, alcuni Musei, di proprietà delle Province, hanno dovuto chiudere: ebbene, formalmente non più competente per la gestione della cultura (come recita la legge n. 56/2016), la Provincia di Benevento tuttavia non ha mai accettato la scellerata opzione di disinteressarsi di questa materia come avrebbe potuto fare con una interpretazione letterale della norma. Sarebbe stato davvero un delitto la rinuncia a quello che è il vero “petrolio” del territorio sannita, la sua ricchezza più grande, potenzialmente in grado di attrarre grandi flussi turistici, una dotazione che costituisce il patrimonio straordinario di un popolo, lungo non meno di 3.000 anni. Nonostante dunque le difficoltà di ordine normativo ed economico-finanziario, la Provincia di Benevento, ha lavorato, dapprima, per impedire la chiusura, nel senso più cogente del termine, del Museo del Sannio, del Museo Arcos, della Chiesa di S. Ilario a Port'Aurea, del Geobiolab, del Paleolab, del Musa, della Biblioteca Provinciale; quindi, per rilanciare e valorizzare l'intera rete, pur non potendo contare su risorse finanziarie proprie. La salvezza della rete museale è stata assicurata: a) utilizzando tutte le proprie risorse finanziarie disponibili per oltre 15 mesi; b) quindi, grazie ad una sub-delega contrattata (per meglio dire: strappata) in sede di Intesa istituzionale con la Regione che ha consentito l'accesso a risorse fresche e rilevanti (si confrontino quelle concesse ad altre Province); c) infine, grazie all'apporto, propositivo ed innovativo posto in campo dalla Società partecipata Sannio Europa, a quello di Cooperative affidatarie, a seguito di regolari gare ad evidenza pubblica, di servizi di supporto, ed allo spirito di dedizione e di collaborazione dei Dipendenti rimasti in servizio. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: +47% in un anno (dal 2016 al 2017) di biglietti venduti al Museo del Sannio; i “sold out” a ripetizione dei Concerti in Arcos – Sezione egizia; il successo delle mostre di arte contemporanea nella apposita Sezione dello stesso Arcos (con esposizioni di artisti del calibro di Enzo Esposito, Massimo Rao, Igor Verrilli, per citare solo i sanniti); i record di visitatori italiani e stranieri al complesso monumentale della Rocca dei Rettori; le visite alle Mostre bibliografiche presso la Biblioteca “Antonio Mellusi” e al Gebiolab; etc. . A testimonianza di tale successo è stato il recentissimo riconoscimento che la fiorentina Fondazione Romualdo Del Bianco ha ritenuto di voler concedere alla Provincia di Benevento per le iniziative assunte per la tutela e la valorizzazione dei propri beni culturali: la donazione, con la collaborazione della Pro Loco Samnium  di un busto raffigurante Galileo Galilei, opera dello scultore Dino De Ranieri, al Museo del Sannio. Hanno giocato a favore di tali risultati: lo spot, bellissimo, a firma del regista Giambattista Assanti sulla rete museale provinciale con testimonial Enzo Decaro, la riorganizzazione, ristrutturazione e rinnovo completo dei servizi di supporto per le visite al Museo del Sannio e le politiche di sinergia e cooperazione con le Istituzioni nazionali ed internazionali. Quest'ultimo capitolo merita una considerazione a parte, tale è la sua rilevanza strategica: volendo infatti valorizzare gli straordinari reperti del Tempio di Benevento della dea Iside, di epoca imperiale romana, la Provincia ha avviato contatti con la principale Istituzione italiana (e mondiale, al di fuori dell'Egitto) che si occupa della cultura e della storia fiorite attorno al Nilo: la Fondazione Museo Egizio di Torino. Questa Fondazione, nell'allestire una propria Mostra sulle influenze della cultura egizia anche in altre aree del Mediterraneo, ha chiesto espressamente in prestito alcuni dei reperti isiaci del Tempio di Benevento: il successo è stato di tale straordinaria rilevanza internazionale che, innanzitutto, l'egittologo di fama mondiale e responsabile archeologico dell’Egitto, Zari Hawass, ha voluto visitare Arcos; e, quindi, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles ha contattato la Provincia di Benevento ed inviato dalla California nel Sannio più volte propri incaricati per richiedere in prestito i reperti “Domiziano in veste di faraone” e, soprattutto, l'Obelisco, custodito in Arcos, gemello di quello da cinque secoli collocato in piazza Papiniani del capoluogo. Il Paul Getty Museum, per ottenere il prestito di quest'ultimo reperto, ha voluto finanziarne il restauro e lo ha esposto per mesi all'ingresso di una mostra sull'Antico Egitto che ha richiamato in California centinaia di migliaia di visitatori. L'Obelisco, che ha ritrovato con il restauro le misure originarie, è stato infine restituito alla Provincia di Benevento con l'intesa di nuove cooperazioni. 

Il presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci, allo scadere del mandato, ha voluto dare atto dell’ottimo lavoro svolto in questi anni, dagli organi di stampa, pur nel rispetto della piena autonomia di giudizio di ciascuno, nel fornire informazioni ai cittadini sulle attività della Provincia, e li ha ringraziati per l’attenzione riservata all’Ente.

Ricci ha voluto aanche dare atto ai Consiglieri Provinciali di aver sempre lavorato, nel corso delle due consiliature del suo mandato, per la tutela del territorio sannita, pur ovviamente ciascuno degli eletti conservando la propria visione politica e ha ringraziato il segretario generale – direttore e i dipendenti tutti della Provincia per l’impegno profuso in anni difficilissimi per l’Ente. 

Il presidente ha, infine, espresso il suo grazie agli amministratori, ai airigenti, ai dipendenti tutti delle Società partecipate e delle Cooperative di servizio che hanno cooperato con le attività della Provincia. 



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