Terzultima giornata per i Riti settennali a Guardia Sanframondi: questa mattina è partita dalla Chiesa dell’Ave Gratia Plena la processione di penitenza del Clero e delle Associazione cattoliche. Quando ilcorteo giungerà presso la Basilica Santuario dell’Assunta siterrà la cerimonia di apertura della lastra.Questa mattina, Mons. Fausto Carlesimo, già Rettore della Basilica Santuariodell’Assunta e curatore dei Riti settennali fin dalla metà degli anni Cinquanta del secoloscorso, intrattenendosi con gli operatori delle comunicazioni sociali, presso l’Area Stampadella Basilica Santuario, ha condiviso alcune riflessioni sugli eventi di domani: “L’attenzioneche i Riti riservano al Clero e ai Religiosi, presenti nel territorio parrocchiale, èinsostituibile dono di grazia capace di aiutare presbiteri e religiosi a percorrere l’itinerariodella penitenza interiore, che consente di riconoscersi poveri e umili davanti al Signore eimplorare la sua misericordia con la sacramentale confessione. Meta di questo itinerariospirituale è la conversione del cuore. I segni esteriori confermano questa predisposizioneinteriore: la corona di spine posta sul capo e la fune incrociata sul petto, segni tantoeloquenti che non hanno bisogno di essere postillati.
E, dunque, anche i presbiteri, i religiosie le religiose, rinnovati interiormente, dopo i fedeli laici, sono pronti all’incontro conl’Assunta. Dal canto loro, anche i militanti laici nei gruppi associativi ecclesiali sipreparano per unirsi ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, per procedere verso la BasilicaSantuario. Si tratta di voci e volti, noti e meno noti, di professionisti, artigiani e agricoltori,operatori nei vari settori sociali per la promozione umana, culturale ed economica dellacomunità guardiese, anch’essi coronati di spine e cinti con funi.
Una significativapartecipazione, dunque, perché si riconosce a questi laici il compito di assicurare lapresenza della Chiesa nella comunità parrocchiale per intervenire, come Chiesa, nelle formee nei modi previsti dagli Statuti dei singoli gruppi. All’ora stabilita i partecipanti prendonoposto nella navata della Chiesa dell’Annunziata, sita al centro dell’abitato guardiese, dove ilVescovo è pronto a dettare all’Assemblea pensieri di riflessione, utili per tutti i convocati, e a
ricordare i tratti penitenziali, che connotano il momento religioso, particolarmente intenso,che ognuno si prepara a vivere. Conclusa questa fase preliminare, il corteo processionale,guidato dal Pastore della Diocesi con la Croce lignea, simbolo dei Riti, muove verso laBasilica parrocchiale al canto del “Miserere”, cui si aggiungono altri canti e preghiere. Nonsi tratta di una lunga processione, ma sembra tanto lunga per l’attesa, ormai di sette anni,dall’ultima apertura della “lastra”.
A raggiungere il presbiterio del Santuario sarannosoltanto in pochi, quanti ne potrà contenere lo spazio lasciato libero per l’occasione, esoltanto il Vescovo, il Rettore della Basilica, il Sindaco del Comune di Guardia e ilRappresentante del Comitato saliranno sull’impalcatura, costruita per accoglierli econsentire loro di azionare le chiavi e aprire il battente di vetro, protettivo della venerataimmagine dell’Assunta. Una breve esortazione che il vescovo rivolge alla folla, che occupal’interno della Basilica e la piazza antistante, e, poi, tutto è pronto per vivere il momento piùesaltante dei Riti: il Rettore offre le chiavi al Vescovo, al Sindaco del Comune e alRappresentante del Comitato che, nell’ordine inverso, apriranno la “lastra”.
Sarà, infine, ilVescovo ad azionare la terza serratura, rimuovere il battente di vetro e venerare conl’Assemblea plaudente l’Immagine dell’Assunta. Voci e lacrime di gioia si confondono in unlungo applauso, a cui segue il canto tradizionale di “S’è sposta Maria” e l’atto divenerazione che il Presule pone in essere secondo il Rituale Romano. La conclusione diquesto storico evento è segnata dal canto, composto per l’occasione, dai cori rionali, guidatidai rispettivi maestri.
In passato questo canto non faceva parte del Settennio, ne divenneparte integrante dopo il 1947.
Un saluto rivolto all’Assunta, ma anche espressione digratitudine di tutta la comunità guardiese, felice di poter rivivere col Settennio la rinnovantefreschezza della testimonianza cristiana”.Sempre presso l’Area Stampa, questa mattina, la deputazione permanente del RionePiazza, all’esito della propria processione di Comunione, attraverso il suo portavoce, Raffaele Perfetto, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Come responsabile del RionePiazza sono immensamente orgoglioso di partecipare a questi Riti e ho trovato deicollaboratori che mi hanno affiancato e sono veramente motivati nell’appoggiare tutte lenostre decisioni e le nostre iniziative.
Il Rione ringrazia tutta la popolazione che hapartecipato. Abbiamo vissuto con grande fede e raccoglimento tutte le fasi di questi giorni espero di condividere le profonde emozioni dei prossimi giorni con tutti i fedeli cheprenderanno parte alla grande processione generale di domenica prossima.
Rivolgo, infine,un ringraziamento a Don Giustino per averci dato tanta forza di andare avanti in questigiorni così complessi”.
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