Il 28 giugno, alle ore 18, Paolo Rumiz sarà ospite dell’Università del Sannio per presentare “Un canto per Europa”. L’incontro intitolato “Un viaggio sul mare del mito” si svolgerà nell’atrio di Palazzo Bosco Lucarelli (Corso Garibaldi n. 107).
In Un canto per Europa, edito da Feltrinelli, l’autore riprende il mito di Europa che, in questa nuova variante, è una giovane profuga siriana salvata da una ciurma di nomadi improbabili che l’aiutano a fuggire su una nave vecchia ma veloce come quella dei Feaci.
Al principio del romanzo vi è l’elenco dei personaggi e dei loro epiteti che si ripetono lungo il dipanarsi della storia, rievocando l’antica mnemotecnica degli aedi.
La nave si chiama Moya barca inglese dal nome gaelico, Vecchia Signora, Vela Rossa, Domatrice del Vento.
L’eroina, Europa – Nostra Signora del Mediterraneo, l’Ostinata, Dalle belle caviglie – è una donna incinta, enigmatica, dal carattere difficile.
Divora libri di notte: “in lei ardeva sotto la brace / lo stato d’allerta / animalesco, insonne del felino”.
La sua epopea aiuterà i bizzarri compagni a comprendere il senso della loro patria comune: Europa è il sogno di chi una patria non l’ha potuta avere per guerra, povertà, sventura.
È innanzitutto il sogno di chi viene da lontano, intraprendendo un periglioso viaggio.
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