E' stato arrestato con un'accusa pesantissima: un 26enne della provincia di Avellino, è gravemente indiziato dei reati di violenza privata aggravata, violenza sessuale, estorsione e porto di armi od oggetti atti ad offendere commessi ai danni di un 25enne.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesarchio hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere.
IL DETTAGLIO
A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesarchio, questa mattina, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere a carico di un 26enne della provincia di Avellino, gravemente indiziato dei reati di violenza privata aggravata, violenza sessuale, estorsione e porto di armi od oggetti atti ad offendere commessi ai danni di un 25enne.
“Le indagini – spiega il procuratore Aldo Policastro - hanno preso avvio dalla denuncia sporta dalla persona offesa, il giovane 25enne riferiva di essere stato, nel mese di giugno 2021, dapprima costretto, dopo inseguimento e dietro minaccia di un coltello, a seguire l’indagato all’interno di un immobile abbandonato di Montesarchio per poi, sempre sotto la minaccia dell’arma, essere costretto a compiere atti sessuali che venivano ripresi con il telefono cellulare dall’aggressore.
Successivamente, con la minaccia di diffondere il video, questi lo costringeva a farsi consegnare la somma di 100 euro.
L’attività posta in essere dagli operanti, consistente in acquisizione delle immagini estrapolate dai sistemi di video-sorveglianza, perquisizione a carico del prevenuto con rinvenimento del coltello a serramanico utilizzato per minacciare la vittima e l’individuazione fotografica, permetteva di raccogliere i gravi indizi a carico del 26enne.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva”.
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