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Violenze brutali contro gli animali, concordato un piano d'azione: un network per scovare la violenza


Si è svolto a Palazzo Mosti un tavolo inter-istituzionale e aperto al mondo dell'associazionismo per adottare una sere di iniziative finalizzate a prevenire e contrastare il fenomeno della violenza minorile dopo le segnalazioni e le denunce circa alcuni preoccupanti episodi di zoocriminalità minorile, con sevizie a danno di animali. 
Al tavolo, promosso dal consigliere comunale e componente della segreteria politica del sindaco Alboino Greco, per il Comune di Benevento il vicesindaco Francesco De Pierro, l'assessore alle Politiche sociali Carmen Coppola, i consiglieri comunali, componenti della segreteria politica del sindaco Alboino Greco e Luigi Scarinzi, il dirigente del Settore Servizi al cittadino Gennaro Santamaria, la coordinatrice Servizi sociali Stefania Vesce, il delegato dell'Ufficio Ambiente Luigi Giordano,  il sovrintendente della Polizia Municipale Giuseppe Vecchio, Antonio Facchiano per l'Asl di Benevento, Umberto De Felice per la Questura di Benevento, il dirigente dell'Istituto Bosco Lucarelli Domenico Zerella, Dario Rapuano per l'Enpa, Yuri Di Gioia promotore della manifestazione 'Basta violenze sugli animali', Giuseppina Mandato e Rita Piscopo per l'associazione Gatile, Giuseppe Schipani per Io per Benevento e Luigi Marino per il comitato di quartiere Centro storico.
Nel corso di un'ampia disamina, è stata riconosciuta la pericolosità del fenomeno della violenza minorile che tuttavia rappresenta una piaga di dimensione nazionale. E' stata prospettata la creazione di un network inter-istituzionale che permetta una convergente e rapida circolazione delle informazioni utili a prevenire episodi di violenza, oltre ad azioni di sensibilizzazione da mettere in campo attraverso una partnership tra istituzioni e mondo dell'associazionismo. 
L'amministrazione ha annunciato che sono stati consegnati i lavori alla Bosco Lucarelli, in passato teatro di alcuni di questi esecrabili episodi. Tuttavia i partecipanti al confronto hanno condiviso l'idea che i luoghi fisici di consumazione di questi reati sono parte residuale e di fatto ininfluente di un problema da affrontare in chiave di contrasto sociale, culturale e giuridico.

"Abbiamo concordato un piano d'intervento che deve tenere conto tanto delle complesse norme della giurisprudenza minorile quanto della delicatezza del versante su cui si interviene, spesso per il confronto con famiglie vulnerabili e in stato di disagio. Ognuno per le rispettive competenze terrà alta la guardia e abbiamo deciso di riaggiornare il tavolo per monitorare l'andamento di questi fenomeni con i quali purtroppo l'intero Paese deve fare i conti", ha riepilogato al termine della riunione il consigliere Greco.

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