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Avellino, ancora un'occasione sprecata. I biancoverdi si accontentano del pareggio contro il Latina

Lupi in vantaggio numericamente, con il Latina costretto a giocare tutto il secondo tempo in dieci. Ma non è bastato. Nel finale espulso anche Fabbro, che salterà la trasferta di Andria.

calcio Avellino

Ormai non può più parlarsi di una semplice casualità. L’Avellino bello e sprecone ritorna al cospetto del pubblico di casa in occasione dello scontro diretto che avrebbe potuto dare alla squadra di Rastelli l’input per prendere il volo e mettersi al pari delle squadre di vertice. Impresa solo accarezzata e sognata. Come sempre la squadra biancoverde spreca lo scontro diretto e si fa raggiungere dal Latina, con i laziali in inferiorità numerica e senza allenatore in panchina. Andando con ordine, quella contro i nerazzurri laziali sembrava dovesse essere una gara in discesa per l’Avellino. Fin dalle prime battute si era compreso che la gara del Partenio – Lombardi sarebbe stata una di quelle sfide affrontate con il giusto approccio. Certamente gli avversari no erano quelli che propriamente consentono di affondare la difesa come coltello nel burro, ma l’Avellino c’era ed in più occasioni riusciva a mettere i brividi agli avversari. La svolta della gara arrivata poco dopo la mezz’ora di gioco, quando Castaldo, ancora lui, riusciva ad inventare il vantaggio dei padroni di casa. Partita sbloccata e Avellino che riusciva a contenere la reazione scomposta del Latina. La frustrazione della squadra laziale per lo svantaggio subito, si manifestava con l’eccessivo nervosismo evidenziato soprattutto da Angelilli, per doppia ammonizione, nel recupero della prima frazione di gioco. A questo punto , con i lupi in vantaggio e il Latina in dieci i giochi sembravano fatti. Tanto più che nella ripresa l’Avellino continuava a giocare bene e provava a più riprese incursioni pericolose nell’area avversaria, timbrando anche una traversa. Il latina restava anche senza guida tecnica, per l’espulsione di Pecchia, troppo agitato. Altro elemento che avrebbe dovuto rendere la prima domenica di dicembre una domenica speciale per i biancoverdi. Ed invece alla mezz’ora della ripresa arrivava la doccia fredda per i lupi. Una mezza dormita della retroguardia propiziava il gol di Cafiero, che metteva in equilibrio le sorti del match. Doccia gelata e delusione palpabile tra i tifosi. A condire con la classica ciliegina una torta già venuta male di per sé per il risultato compromesso, c’era anche l’espulsione di Fabbro, nel finale. Rastelli recrimina e parla di risultato bugiardo dopo la gara. Probabilmente per quello che si è visto in campo ha ragione lui, ma occorre davvero fare una analisi seria ed approfondita sulla scarsa attitudine, per non dire incapacità, della squadra di amministrare i risultati, anche in superiorità numerica. I biancoverdi restano comunque lì, perché, ancora una volta, nessuno spicca il volo in un campionato che non riesce ad esprimere ancora una squadra in grado di imporsi come leader assoluta.

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