Week end di lavoro, quello che si profila in casa Avellino. Il direttore sportivo Enzo De Vito è al lavoro per allestire la squadra che dovrà ben figurare nel prossimo campionato di serie B. Dopo i primi annunci di rinnovi contrattuali ed acquisti nemmeno troppo attesi, si va verso un fine settimana nel quale si intrecceranno altri rapporti e si cercherà di portare a termine trattative delle quali la società tiene segreta ogni traccia. La dote della società sembra essere questa: mantenere il riserbo più stretto su ogni trattativa per cercare di non attirare l’attenzione dei disturbatori che potrebbero essere in grado di inserirsi nelle trattative e innescare quel gioco al rialzo che rappresenta la preoccupazione maggiore di ogni club in questa fase iniziale del mercato estivo. Se da un lato dunque si lavora alacremente per l’allestimento della squadra, dall’altro appare chiaro che un’altra situazione, quella relativa alla cessione delle quote da parte della famiglia Iacovacci, sia allo stallo totale. Seppure ci sono state importanti aperture da parte di Taccone negli ultimi giorni, non si registra ancora un passo importante verso quella regolarizzazione della posizione societaria attualmente anomala per via dell’annunciata volontà di una parte della compagine sociale di abbandonare la barca, e la non formalizzazione della cessione delle quote. Anche ieri si era diffusa la notizia di un incontro imminente tra le parti, Taccone e Iacovacci, per la soluzione della questione, ma evidentemente non se ne è fatto nulla, se è vero come è vero che notizie ufficiali sul discorso relativo alla successione nelle quote non ce ne sono. Nonostante sia stato lo stesso Taccone, qualche settimana fa, a smentire categoricamente la notizia della soluzione della successione interna, sembra che non vi siano grandi alternative a questo passo. Le voci ci sono e sono molteplici. Ogni tanto spunta una qualche cordata di fantomatici imprenditori disposti a rilevare il club. Ma sistematicamente le indiscrezioni restano tali, e ad oggi l’Avellino non ha ancora chiara la situazione del suo futuro, almeno sotto il profilo societario. Ed ancora una volta ci si ritrova a dovere attendere, con la consapevolezza che la questione delle quote societarie potrebbe diventare il tormentone dell’estate biancoverde.