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Avellino, il tifoso Iannuzzi: "Farò il possibile per ricomporre le fratture"

Dopo la polemica esplosa tra gli ultras e la società, le dimissioni del direttore generale Massimiliano Taccone e la presa di distanza dell’associazione “Per la Storia” di Mario dell’Anno, arriva il comunicato da parte del tifoso storico Iannuzzi, che non rinnega le rivendicazioni della curva, ma dichiara di volere creare una scia di intermediazione. Si va verso la soluzione del caso.

Calcio Avellino

La voce che ancora mancava tra le opposte posizioni era quella dello storico tifoso irpino Franco Iannuzzi. Che interviene nella polemica scoppiata tra la società e gli Ultras dalle pagine del proprio profilo facebook, lasciando una lettera aperta che come sempre potrà indurre a qualche riflessione. “Non mi dissocio dal comunicato stampa degli Ultras della Sud (anche se ammetto che certi termini sono stati forti) ma allo stesso tempo lavorerò per ricucire lo strappo con la società e con chi ora si scaglia contro di noi”. Comincia così la lettera aperta di Iannuzzi che riconosce a tutte le componenti, dalla società ai tifosi, di avere fatto cose straordinarie dopo il fallimento della vecchia società. “Il caso ha voluto che nell’anno del nostro ritorno in serie B si presentasse l’occasione per mettere la ciliegina sulla torta, di aprire cioè un cassetto e di far diventare realtà un sogno. Quel sogno era di ritornare alla vecchia denominazione e di mettere sulle maglie il logo simbolo di tante nostre battaglie” spiega ancora lo storico tifoso biancoverde. “Personalmente – prosegue - non ci ho mai tenuto più di tanto perché di loghi, negli anni, ne ho visti passare e scomparire tanti: quello che ho sempre portato nel cuore è l’amore per la nostra squadra, per la nostra città e per i nostri colori ma cosa più importante ho sempre lavorato per unire e mai per distruggere. Siccome da più parti sentivo e percepivo la voglia di tanti tifosi di avere un premio per i sacrifici fatti e siccome c’erano e ci sono tuttora le condizioni per fare questo regalo alla gente che non ha mai abbandonato e mai abbandonerà mi è sembrato logico e giusto attivarmi affinché questo potesse accadere”. Dopo l’ampia considerazione introduttiva Iannuzzi passa ai propositi, che sono assolutamente costruttivi. “Quello che è successo mi amareggia – spiega - ma farò il possibile affinché si ricompongano le frizioni e si ottenga il risultato. Se ciò non fosse possibile, se la società e la tifoseria dovessero rifiutare questo regalo o ostacolare il ruolo ed il lavoro dell’Associazione “Per La Storia”, quest’ultima sarà legittimamente autorizzata a cedere il logo a chi magari, più di noi, lo ama e lo rispetta con tutte le conseguenze che ne potrebbero scaturire”. Parole di apertura, ma che hanno anche un po’ il sapore dell’aut aut. In altre parole, la situazione è passibile di ogni sviluppo. Ciò che oggi conta è però l’apertura della fetta storica della tifoseria ad una soluzione veloce di un incidente diplomatico che potrebbe avere conseguenze non proporzionate alla premessa.

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