L’Avellino compie l’impresa e vola sempre più in alto. Parlare di fuga non è più esagerato, ora che i biancoverdi hanno accumulato un vantaggio di cinque punti sulla seconda in classifica, dopo aver battuto in una gara decisiva la Nocerina. Derby da brividi in un Partenio Lombardi i cui posti disponibili erano completamente esauriti. Grande cornice di pubblico per una grande gara, iniziata subito su ritmi elevati, con occasioni da un a parte e dall’altra. Un primo tempo in cui la squadra di casa ha dato di più sotto il profilo delle occasioni, ma durante il quale è stata Nocerina a creare più gioco. L’occasione più nitida dell’intera prima frazione di gioco capitava però tra i piedi di Biancolino, falciato al limite dell’area mentre si stava già involando palla al piede verso De Lucia. Per il direttore di gara l’intervento del difensore della Nocerina era solo da ammonizione. La decisione lascia molti dubbi ed uno strascico negativo per i biancoverdi, visto che veniva espulso dalla panchina Giosa per eccessive proteste. L’Avellino però non riusciva a sbloccare il risultato nel primo tempo, all’esito del quale restava negli spogliatoi anche il tecnico Rastelli, resosi evidentemente protagonista di vibrate proteste alla fine della prima frazione di gioco con il direttore di gara, sempre per la decisione assunta di non espellere il calciatore molosso. Nella ripresa l’Avellino trovava la giusta occasione per passare subito. Bastavano tre minuti alla squadra biancoverde per sbloccare il risultato. La firma era ancora una volta del Pitone Biancolino, colpevolmente dimenticato in mezzo all’area dalla difesa della Nocerina. Ottimo il lavoro di Zappacosta sulla fascia destra. L’esterno guadagnava il fondo dopo aver saltato un avversario nell’uno contro uno, e riusciva a rimettere al centro un bel traversone che Biancolino raccoglieva di testa appoggiando in rete. Il Partenio Lombardi esplodeva in un urlo liberatorio, e da qui in avanti l’Avellino controllava la gara non senza qualche piccolo patema, ma senza mai rischiare seriamente. Nelle ripartenze determinate dall’assetto molto offensivo della compagine ospite l’Avellino provava anche ad affondare, ma senza alcun esito. Fabbro, entrato nella ripresa, divorava il gol del raddoppio che avrebbe potuto chiudere la gara, ma di fatto la squadra di casa non rischiava più nulla. Dopo cinque minuti di recupero l’Avellino poteva finalmente festeggiare. I biancoverdi sono sempre primi, hanno staccato di cinque lunghezze il Perugia, e vedono ormai lontanissime le altre contendenti, Latina compreso. Probabilmente, e facendo i debiti scongiuri, quella di ieri è stata la vittoria decisiva nel cammino dei lupi verso la conquista definitiva del primato, anche se il campionato non è ancora finito ed ora c’è già da pensare alla trasferta di Gubbio.
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