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Basket, domani Pancotto vuole la vittoria da dedicare ai tifosi e alla città

Pancotto suona la carica in vista della gara di domani a Pesaro. Intanto affronterà l’ultima di campionato con qualche giocatore incerottato. Nella conferenza stampa prepartita, ancora una volta il tecnico ha respinto le domande sul suo futuro, ma ha chiarito che sarebbe felice di restare.

basket Avellino Pancotto

Ci siamo, dunque. La Sidigas Scandone Avellino archivia a Pesaro il suo tredicesimo campionato consecutivo in massima serie. Una stagione chiusa decisamente in crescendo per coach Pancotto e i suoi ragazzi, che hanno mancato di un soffio l’accesso ai play off. Pesaro è l’ultima tappa, che Pancotto chiede di affrontare con la stessa cultura con cui la sua squadra ha affrontato tutto il girone di ritorno. L’obiettivo è quello di non smettere mai di far crescere squadra e società e ogni partita deve essere lo spunto per migliorare questi valori. Ultimo appuntamento in emergenza, visto che ci saranno alcune assenze a causa di infortuni, ma Pancotto, dopo aver portato la squadra fuori dalle sabbie mobili, chiede ai suoi di mostrare anche valori come attaccamento ed orgoglio. Pesaro ha tanti giocatori di talento, ed in chiave tattica i biancoverdi dovranno usare il contropiede per aprire il campo, per trovare il miglior tiro, ma sarà fondamentale il lavoro difensivo, sia di tipo individuale che di squadra, lavorando e negando gli uno contro uno, mantenendo sempre alta la pressione e sul gioco tutto campo rientrando bene. Sotto il profilo motivazionale Pancotto ha lavorato molto sulla testa dei giocatori ai quali ha detto di giocare per la cultura della vittoria, mantenendo inalterata la qualità degli allenamenti e tutto quello che serve per arrivare preparati alla partita. Il coinvolgimento diventa fondamentale. Tutti sono chiamati a giocare un’ultima partita per città, tifosi e società e questo deve responsabilizzare. Per Pancotto dopo Pesaro c’è il futuro. “Ci rivedremo e ne parleremo a bocce ferme, ben consapevoli di aver fatto un ottimo lavoro – spiega il coach -. Ci vogliono i giusti tempi per prendere le decisioni. Non voglio creare pressioni su nessuno e voglio che la gente sia libera di scegliere. Credo, che chi venga incaricato debba avere fiducia e responsabilità per portare avanti un progetto e un percorso comune. Non mi piace mettermi davanti, sto al posto mio, anche se, come già detto, mi piacerebbe continuare questa esperienza”. Qualcosa di più che un semplice messaggio di apertura, dunque, quasi a voler passare la palla alla società, nella speranza che la sua seconda esperienza ad Avellino non si chiuda immediatamente. D’altronde Pancotto ha un grande senso di appartenenza alla città, ed il suo non è certamente un attaccamento di facciata. Ma prima c’è da chiudere la stagione. Da lunedì ci sarà modo e tempo per pensare al futuro.

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