Alla fine Ragland si è arreso all’evidenza. E lo ha dovuto fare anche la Scandone Sidigas Avellino. Il play vola negli Stati Uniti per porre fine, o almeno tentare di farlo, ai fastidi alla spalla che lo hanno fortemente limitato nella seconda parte della stagione, fino a costringerlo al forfait contro Sassari. Una situazione che non era più sostenibile, e che ora vede il forte giocatore costretto ad abbandonare temporaneamente la squadra nel tentativo di superare questo fastidioso infortunio. Sacripanti dopo la gara contro Sassari aveva evidenziato la sua preoccupazione rispetto al ritardo con cui Ragland stava recuperando la condizione, ma non si immaginava una soluzione così drastica. La società ha comunque rassicurato tutti, evidenziando che la condizione della spalla malandata risulta già molto migliorata, ma che evidentemente per completare il percorso terapeutico era necessario affidarsi alle cure specialistiche migliori. E che Ragland stesso abbia ritenuto di dover fare ritorno in patria per eseguirle. La società non ha ovviamente avuto da ridire sulla scelta, ed anzi la decisione, come sottolineato nel comunicato diramato dal club, è stata assunta di comune accordo. Nessuna indicazione viene però data in relazione ai tempi di recupero e quindi alla eventuale data di ritorno in Italia. Probabile che si punterà al pieno recupero di Ragland per averlo a disposizione sia nella volta finale della stagione regolare, sia per la disputa dei playoff scudetto. Maggiore spazio per Logan, dunque, il cui acquisto, ritenuto da alcuni non necessario, si rivela invece fondamentale per la gestione delle rotazioni ora che uno dei punti di riferimento della squadra sarà lontano dal parquet per diverso tempo.
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