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Basket, la Scandone quasi fuori dalla zona play off

Sconfitta a Brindisi per la Sidigas Scandone Avellino e stagione ormai ai titoli di coda. Manca solo la matematica per decretare l’esclusione della squadra irpina dai playoff. La gara contro Milano posticipata al primo maggio, ma a quel punto i giochi potrebbero essere già fatti.

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La Sidigas Sandone Avellino attende solo il verdetto della matematica per chiudere in rosso l’anno sportivo che doveva essere quello del rilancio della società, con il ritorno del tecnico Vitucci. Ed invece, a tre giornate dalla fine della stagione regolare, ci si ritrova a fare i conti con una classifica assolutamente deficitaria e che pone Avellino fuori dalla zona play off. Non si giocherà insieme alle altre squadre il prossimo turno di campionato. La gara contro Milano verrà disputata il primo maggio per via degli impegni in Europa della squadra meneghina. E a quel punto, se Caserta avrà vinto la sua gara, la attesissima partita del pala del Mauro potrebbe essere superflua. Perché una vittoria di Caserta decreterebbe matematicamente l’esclusione dei biancoverdi dai play off. Facendo un po’ di calcoli, dopo l’esclusione dalla final eight, la ovvia prosecuzione di una stagione che, dovesse finire come è probabile con il mancato aggancio della zona play off, sarebbe fallimentare. Perché la società ha investito tantissimo su una serie di giocatori rivelatisi poi non all’altezza, perché è stato fatto un grande investimento su Frank Vitucci, e per converso perché è stato sacrificato un allenatore che l’anno scorso aveva fatto benissimo. Tutti ingredienti che, messi insieme danno il senso di una annata davvero sfortunata. Sicuramente quella di Brindisi è stata una buona partita come approccio difensivo. I biancoverdi hanno sofferto qualche penetrazione e l’atletismo delle guardie brindisine. Nel complesso la squadra ha avuto un paio di momenti di sbandamento ma i giocatori in campo sono stati bravi a recuperare, anche dal meno dodici. A pesare molto sulla gara, il tecnico a Goldwire che ha penalizzato i biancoverdi. Per dirla con le parole di Vitucci, da quel momento in poi la partita si è decisa sugli episodi, perché anche se Avellino e Brindisi hanno sbagliato lo stesso numero di liberi, gli errori biancoverdi hanno pesato di più. La squadra era chiamata ad una reazione, ma il conto di sette sconfitte in otto partite non ha scusanti. Il bilancio è talmente negativo che risulta imbarazzante anche solo provare a trovare una giustificazione all’ennesimo ko maturato a Brindisi. A prescindere da ciò che accadrà da qui alla fine del campionato, quel che si evidenzia è la necessità di una programmazione tempestiva, per non giungere poi all’ultimo momento a fare corse che non servono a nulla e a nessuno. Molto meglio guardarsi intorno in Italia per tempo, che fare lunghi viaggi negli Stati Uniti per ritornare con pacchi che una volta scartati non riservano nessuna piacevole sorpresa. 

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