Le storie più belle, si sa, sono quelle inattese, quelle di cui si riscrive il finale, che proprio quando sembra scontato, lascia spazio alla sorpresa e alla incredulità. Avellino stasera sarà in campo per gara due contro Milano, per disputare una nuova gara impossibile, esattamente come quella che aveva affrontato sabato pomeriggio, imponendosi sul campo dei meneghini con il punteggio incredibile 74 a 82. Una gara dalle tante emozioni, che ha visto Avellino controllare e limitare Milano nel primo quarto, per poi timidamente mettere la tesa avanti nella seconda frazione, portandosi in vantaggio e mantenendo il margine alla pausa lunga. Nelle ultime due frazioni emozioni incredibili dall’una e dall’altra parta, con l’elastico in continuo movimento, tra le fughe in avanti di Avellino, in doppia cifra quanto al distacco accumulato su Milano, e la squadra di casa, capace di piazzare parziali che ricucivano gli strappi in men che non si dica, proprio nei momenti di maggiori difficoltà Avellino ha dimostrato di essere in grado di reagire di testa, e di avere freddezza estrema, anche nei giochi da tre punti, vuoi con i tiri da oltre l’arco, vuoi con la costruzione di azioni da due con fallo a proprio favore. Un fattore fisso, questo, che ha fatto la differenza nel match. Ordinata ed efficace la difesa di Avellino, come i tanti contropiede orchestrati dal gruppo di Maffezzoli, ovviamente soddisfatto a fine gara della prestazione più che del risultato, pure importantissimo. La squadra ha finalmente avuto la giusta voglia e leggerezza e ognuno dei giocatori ha creduto in sé stesso e nei compagni. Questo ha consentito anche una gestione migliore delle singole giocate, come pure dei rimbalzi: 17 quelli offensivi catturati, che hanno segnato in maniera indelebile il match. Ora si pensa solo a Gara-2: quella di sabato è stata solo la prima battaglia di una lunga guerra ma che dà la consapevolezza di potersela giocare alla pari. Appuntamento questa sera alle ore 20,30.
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