La Sidigas Scandone Avellino cede alla Happy casa Brindisi con il punteggio di 92-88, al termine di una partita equilibrata, vissuta di strappi dall’una e dall’altra parte e decisa nei secondi finali dell’overtime. La squadra di Sacripanti grazie ad un ultimo quarto perfetto difensivamente, si è portata avanti a pochi secondi dalla fine ma Tepic sulla sirena manda le squadre al supplementare. E qui purtroppo la squadra irpina alza bandiera bianca, si arrende ai padroni di casa, trascinati anche dal pubblico amico che ha supportato la squadra nell’ultimo strappo, quello decisivo. È stata una gara molto complessa: per i primi 20 minuti c’è stata una grossa difficoltà di equilibrio da parte di entrambe le squadre. La Sidigas è stata troppo morbida nei primi 7-8 minuti in difesa, dopodiché la squadra ha ripreso una buona intensità e riacquistato una buona gestione di palla. La squadra di coach Sacripanti ha sbagliato qualche tiro libero di troppo ed è stata sfortunata nell’ultima azione, nonostante il gioco difensivo fosse stato pressoché perfetto. Il rimprovero che si può muovere alla squadra avellinese è il solito: quello di non essere riuscita ad essere costante nell’arco dei 40 minuti. Troppi gli alti e bassi, soprattutto a livello difensivo. Con la conseguenza che la rasentata perfezione dell’ultimo quarto, prima del supplementare, può risultare vana se non accompagnata dalla costanza nell’arco dell’intera gara. Sacripanti a fine partita ha comunque rivolto i suoi complimenti a Brindisi per la buona gara disputata: il Palapentassuglia era un campo molto caldo e la partita in generale è stata emotivamente molto forte. Peccato perdere così, ma in queste situazioni si tratta sempre di episodi che fanno la differenza. Quattro punti di distacco dopo un supplementare ne sono la prova. Non c’è tempo per rifiatare. Mercoledì al Pala del Mauro ritorna la Champions.
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