La preoccupazione che la disputa della gara infrasettimanale in Champions potesse dare i suoi risultati negativi non era infondata. Perché la Sidigas Avellino effettivamente è apparsa un po’ più sulle gambe rispetto al solito, trovando peraltro di fronte una Pistoia ben motivata e decisa a fare il possibile per compiere l’impresa. Ma l’obiettivo della quinta vittoria consecutiva in campionato, utile a consolidare il secondo posto in classifica, è stato raggiunto. E così la Scandone chiude il girone di andata con la bella etichetta di antagonista di Milano, la squadra che nella prima parte del campionato ha lasciato punti solo al Pala del mauro. La squadra di coach Vucinic ieri sera ha saputo soffrire, stringere i denti, recuperare e vincere con merito, trascinata dal calore del pubblico amico che ha nuovamente trovato l’entusiasmo che era solo stato un po’ scemato da prestazioni che francamente appaiono già e per fortuna solo un lontano ricordo. Anche contro Pistoia sono state ottime le prestazioni dei soliti noti, con un ritrovato Filloy nel ruolo di leader della squadra, e un gruppo coeso nel quale si ha la netta sensazione che tutti giochino per il collettivo. Dimenticate dunque le individualità che forse hanno fatto più male che bene alla squadra, Avellino ha conquistato l’ennesima vittoria. Dopo un primo quarto condotto a termine con un vantaggio minimo, e con un’altalena di emozioni equamente suddivisa tra le due squadre in contesa, alla pausa lunga si arrivava con il fiato corto. 37 a 44 il finale al rientro negli spogliatoi, con i fantasmi del passato recente che non faticavano a farsi spazio nella mente dei tifosi. Ma la squadra di Vucinic reagiva bene e nella terza parte di gara si registrava la rimonta ed il sorpasso, anche se il match restava sostanzialmente sul punteggio di parità. L’ultimo quarto riservava tante emozioni, a partire dal tentativo di fuga di Avellino, che cercava di prendere il largo, ma doveva subire il ritorno di Pistoia, che aa 15 secondi alla sirena era dietro di due soli punti ed aveva l’occasione di gestire l’ultimo possesso. La difesa di Avellino impediva che ciò accadesse, prendendosi anche due tiri dalla lunetta che chiudevano il discorso. 82 a 78 il finale che vale un posto d’onore nella griglia delle Final Eight.
Commenta l'articolo