La soddisfazione e la gioia dei tifosi della Scandone Sidigas Avellino per la conquista della Final Eight è smorzata dalla sconfitta subita dalla squadra biancoverde per mano di Varese. 76 a 91 è un punteggio da brividi, maturato all’esito di una gara, l’ultima del girone di andata, nella quale probabilmente ha giocato molto la scarsa concentrazione con cui la compagine irpina è scesa in campo. Ricapitoliamo un attimo per analizzare meglio l’accaduto. La squadra di Vitucci è scesa in campo già consapevole di avere conquistato l’accesso alla Final Eight. La sconfitta egli avversari che potevano insidiarla in graduatoria, avvenuta nel pomeriggio, aveva emesso un verdetto positivo per la Scandone prima ancora che scendesse in campo. Quella che era stata preannunciata come una gara ad alto impatto emotivo, come una partita alla quale il pubblico non poteva assolutamente mancare, si trasformava in qualcosa di diverso. I tifosi avevano risposto bene all’appello della società, quest’ultima protagonista di una ottima politica di prezzi popolari, ma le aspettative venivano tramite. Da un lato il pubblico avrebbe gradito la festa per la conquista della Final Eight coronata da una bella vittoria, dall’altra la squadra ha evidentemente lasciato tutte le motivazioni negli spogliatoi, dando vita ad una prova che trova nel punteggio finale la sintesi migliore. Un punteggio davvero mortificante, ma in linea con una gara condotta sempre dagli ospiti che hanno ceduto un solo parziale ai padroni di casa. Arrabbiato ovviamente Vitucci che a fine gara ha sottolineato come quella contro Varese sia stata “la peggior gara di quest’anno, a dire la verità anche un po’ inaspettata. E' irrazionale tutto questo – afferma l’allenatore -, nessuno di noi se l'aspettava. Forse ci siamo rilassati per le notizie da Cantù, ma non credo. Non abbiamo una squadra così lunga ma, dobbiamo ragionarci a lungo su questo perché nessuno vuole continuare con questo trend. Peccato perché avremmo dovuto festeggiare la qualificazione alle Final Eight. Siamo stati impresentabili, compreso me. Mi spiace per i fischi, i tifosi avevano ragione. Al posto loro avrei fatto uguale". Adesso testa alla Coppa Italia. L’avversario da affrontare è di quelli pazzeschi: si giocherà contro Milano, prima contro ottava. L’importante oggi è però essere ritornati tra le prime otto. Per migliorare ci sarà modo e tempo. L’importante è non perdere la testa come accaduto contro Varese.
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