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Basket, Le Farine Magiche a lavoro per il riscatto

La prima sconfitta in campionato delle Farine Magiche Ariano è già solo un ricordo. La squadra al lavoro per riscattarsi immediatamente contro Viterbo. Molti comunque i fattori che hanno giocato a sfavore della squadra del Tricolle nell’ultimo turno di campionato. tra questi l’assenza di Vargiu.

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L’analisi della prima sconfitta in campionato delle Farine Magiche Ariano passa necessariamente attraverso vari fattori. Innanzitutto l’assenza pesante di Marta Vargiu. Il suo contributo da oltre l’arco fino alla gara contro Empoli era stato determinante. Una sua assenza forzata si è sentita più del dovuto proprio perché sono mancati i tiri da tre, in grado da soli, a prescindere dalla loro realizzazione, di imprimere una pressione psicologica agli avversari che non è cosa da poco. Vargiu elemento decisivo, dunque i questa squadra, anche se è ovvio che bisogna che si cresca in fretta per fare in modo che una defaiance non si trasformi in un problema irrisolvibile. Secondo elemento decisivo: la gestione dei falli. Celmina che colleziona tre falli in cinque minuti è da rivedere sotto questo aspetto. Si vuole e si può parlare all’infinito dei fischi generosi delle direttrici di gara di Empoli, ma evitare contatti e interventi scomposti potrebbe essere di aiuto per evitare di trovarsi gravata dal rischio di non finire la gara. Come effettivamente successo a Rosa Cupido, cinque i falli per lei. Ancora: la scarsa precisione al tiro. Certamente tirare tante volte può produrre i suoi frutti. Ma quando le percentuali di errore superano il cinquanta per cento, allora qualcosa bisogna pensare di fare. Alle volte un tiro in meno corrisponde alla costruzione di una azione in più, e forse questa lucidità è mancata alle ragazze di Ferazzoli e Calandrelli, le quali avrebbero voluto una maggiore fluidità di manovra ed una temuta anche mentale di maggiore impatto. Infine la gestione del match. Dopo essere stata costrette a rincorrere, le ragazze arianesi avevano praticamente riacciuffato il match. Per poi farselo sfuggire nuovamente di mano, non riuscendo a gestire in maniera tranquilla la gara. A tanto si aggiunge la scarsa vena realizzativa di Celmina, ed ecco che dunque il gioco è fatto. una sconfitta che si poteva evitare ma che comunque non suona come un campanello di allarme. Un ko che non diminuisce la qualità e gli apprezzamenti rivolti alla squadra arianese, che domenica ritorna al Pala Cardito per affrontare Viterbo, sconfitto nell’ultimo turno in casa da Bologna con il punteggio di 66 a 55.

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