Adesso che il campionato è veramente finito potrebbe essere lecito attendersi qualche notizia da casa Scandone. Il limite massimo che era stato posto per l’annuncio dell’allenatore era stato proprio quello della fine di tutte le ostilità, comprese quelle relative allo scudetto. E ieri sera Siena ha brindato ancora una volta al titolo di campione d’Italia. Battuta agevolmente Roma, che su cinque match è riuscita ad aggiudicarsene uno solo. La Montepaschi resta dunque regina della massima serie, nonostante un campionato disputato a livelli inferiori sia rispetto alle passate annate, sia rispetto alle squadre avversarie, che hanno tenuto, in regular season, un passo più deciso e costante, costringendo i toscani ad inseguire. Poi la maggiore organizzazione, e forse l’abitudine a gestire la pressione dei play off hanno consentito alla formazione campione d’Italia di ritornare a correre e vincere. La facilità con la quale Roma è stata fatta fuori dimostra che Siena è ancora una squadra di tutto rispetto. Dopo l’amara retrocessione della squadra di calcio, dunque, la città del Palio ritorna a far festa con il titolo di campione d’Italia. Il discorso della vittoria del titolo da parte di Siena si ricollega a doppia mandata con quello della Scandone Sidigas Avellino,. Perché, come già detto, si era penato anche che gli annunci ufficiali potessero essere legati alla volontà di far chiudere i giochi a tutti i livelli. Attendere, in altre parole, che le bocce fossero effettivamente ferme. Ed allora, con la chiusura della stagione, ora si attende la svolta reale, e l’annuncio di quello che sarà l’allenatore biancoverde per la prossima stagione. Allenatore che ormai, salvo sorprese, sarà Frank Vitucci, con il quale è stato raggiunto l’accordo anche per l’ingaggio, mentre si continua a trattare su altri due fronti. Quello dell’allenatore Pancotto, al quale va assicura una somma per l’addio alla piazza biancoverde, nonché la società cui Vitucci è ancora contrattualmente legato, il Varese, che pretende una sorta di indennizzo per lasciare libero l’allenatore di raggiungere Avellino.