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Basket, Spinelli lascia la Scandone. Il capitano torna a Napoli

La notizia ha fatto il giro del web, anche se sul sito ufficiale della squadra biancoverde non c’è ancora l’ufficialità della notizia. Spinelli lascia per Napoli, sua città natale, dove torna con l’obiettivo di terminare la carriera proprio con la maglia della propria città.

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Il saluto di un grande capitano, di uno di quei giocatori che restano per loro  carisma naturale nella storia di un club ed entrano a farne parte in maniera inscindibile. Spinelli va via e lascia l’Avellino, ma non lascerà un vuoto nei ricordi della tifoseria, che ne ha apprezzato la dedizione, la capacità di essere un leader, la tempra, e la voglia che ha sempre messo in campo per raggiungere i risultati migliori per la sua squadra. L’addio di Spinelli ha un sapore particolare, visto che ha lasciato la maglia biancoverde solo per amore di quella della sua città, Napoli. E’ lì che Spinelli vuole chiudere la carriera, dopo avere onorato il biancoverde, colori che porterà per sua stessa ammissione, sempre nel cuore. Con Spinelli parte una fetta della storia recente della Scandone, e probabilmente proprio questo addio, più che ogni altro che potrà eventualmente, ed anzi probabilmente registrarsi in casa Avellino, è sintomatico di quanto potrà ripartire il progetto targato Vitucci. Si chiude un capitolo, se ne ape un altro, che, si spera possa trovare un punto di riferimento come lo era stato lui nelle ultime stagioni. Carattere, cuore e grinta che non sarà facile trovare in altri giocatori, ma che ovviamente dovranno restare da esempio a chi gli succederà, come un trofeo in una bacheca, cui anelare per diventare grandi. La partenza di Spinelli è stata unica, per le parole che il giocatore ha speso, tramite diversi siti internet per la sua ex squadra e per l’entusiasmo che lo accompagna nella sua nuova avventura che potrebbe portarlo ad indossare quella che dovrebbe essere l’ultima maglia nella sua carriera. Non per l’ultima stagione, ma come approdo di carriera. Almeno dalle sue parole si evince questa sua volontà: chiudere nella sua città, come è poi il sogno di ogni atleta e, meglio, di ogni grande campione. Ora si attende l’ufficialità della sua partenza, e l’inevitabile nota che la società probabilmente diffonderà. Non sarebbe sufficiente liquidare un giocatore che è stato anche il capitano della squadra con il solito freddo comunicato di ringraziamento e di auguri di un buon prosieguo di carriera. Ovviamente poi sarà la volta di mettersi al lavoro per portare in biancoverde nuovi elementi. Perché bisogna ripartire come e meglio che in passato. Per rifare grande la Scandone. 

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