Non sarà sembrato vero a molti potere finalmente leggere, nella giornata di ieri, il nome di Vitucci stampato a grandi caratteri sulla prima pagina del sito ufficiale della Scandone Sidigas Avellino. Giunta al termine la questione allenatore che si è trascinata ininterrottamente per tutto il periodo che ha fatto seguito alla fine del campionato. Il passaggio di Vitucci da Varese ad Avellino propiziato da una serie  di movimenti che si sono registrati nella giornata di ieri. Frates che va a riempire il posto lasciato vacante da Vitucci, dopo che Milano aveva annunciato il suo nuovo allenatore. Insomma una girandola di nomi che hanno propiziato la conclusione di una vicenda che francamente era divenuta quasi paradossale: tutti sapevano che sarebbe stato Vitucci il nuovo allenatore della Scandone, ma nessuno si decideva ad ufficializzare il suo ritorno. Vitucci si è legato alla Felice Scandone Sidigas Avellino con un contratto biennale. Vitucci ricoprirà il ruolo di capoallenatore per la prossima stagione. Veneziano, classe 63, Vitucci ritorna ad Avellino dove ha già allenato nelle stagioni 2010-11 e 2011-12. Nella sua precedente esperienza irpina ha ottenuto un record di 33 vinte e 33 perse raggiungendo, nella prima stagione il quarto posto in regolar season, i play off scudetto e la semifinale di Coppa Italia, mentre nella seconda il nono posto e la qualificazione alle Final Eight. Nella sua ultima stagione ha guidato Varese al primo posto nella regolar season, alla finale di Coppa Italia e a gara 7 della semifinale Scudetto, meritandosi il titolo di Allenatore dell’anno. Nella sua carriera ha ottenuto due promozioni dall’A2 con Venezia nel 1995-96 e Imola nel 1997-98 e ha vinto una Supercoppa Italiana con Treviso nel 2006. “Torno ad Avellino convinto da un progetto sportivo ambizioso e importante – sono state le prime parole di Vitucci in biancoverde -. Sono sicuro che, con il contributo di tutte le componenti che gravitano attorno alla Scandone e alla pallacanestro avellinese, potremo raggiungere, gradualmente, obiettivi di sicura soddisfazione”. Di fatto il neoallenatore annuncia che le ambizioni del club sono alte e che probabilmente se ha deciso di accettare l’offerta della società, oltre che per l’aspetto economico decisamente importante, è stato per il progetto, valido e che punta in alto, da parte della società. Ovviamente ulteriori elementi si potranno desumere da quella che sarà la programmazione e l’allestimento della squadra. Fin dall’individuazione dei nomi dei giocatori si potrà capire quali sono gli obiettivi della società e della squadra. Per il momento, intanto, si mette a segno un colpo importante. Per il resto ci sarà tempo per comprendere e valutare strategie e programmazione.